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"Sono solo lavoretti". Così Zingaretti umilia gli italiani in difficoltà

A Mezz'ora in più, ospite di Lucia Annunziata, l'ex segretario del Partito democratico definisce "lavoretti" quelli svolti in attività che sono chiuse ormai da un anno e rischiano di non riaprire

"Sono solo lavoretti". Così Zingaretti umilia gli italiani in difficoltà

Un leader politico in confusione totale. Nicola Zingaretti è l'ombra di se stesso, da quando si è dimesso (è stato fatto dimettere) dalla segreteria del Pd non ne ha azzeccata una. Dal punto di vista pratico. Il fratello di Montalbano però è molto apprezzabile come teorico, artista dell'anti-politica e del distacco dalla realtà. Per il suo ultimo scivolone, difatti, ha persino scelto una rima.

Zingaretti, infatti, ha pensato bene di definire in diretta sulla tv pubblica, "lavoretti" quelli svolti in bar, palestre etc. Il virgolettato non è casuale, perché a Mezz'ora in Più, di fronte a una Lucia Annunziata più attenta a redarguirlo per l'uso politicamente scorretto del detto "botte piena e moglie ubriaca", l'ex leader dei dem ha proprio scelto di optare per l'air quotes, il gesto con le due dita delle mani per enfatizzare una parola.

La parola in questione, lavoretti, che fa rima con Zingaretti, è il modo perfetto per capire come gli esponenti della sinistra in cachemire dipingono milioni di persone che lavorano, o per dirla alla Zingaretti, lavoravano, in alcuni dei settori che trainano, o per dirla sempre alla Zingaretti, trainavano l'Italia.

Quando si parla della ristorazione, ad esempio, poiché per "lavoretti" è pressoché evidente che Zinga intendesse anche, chissà, un cameriere o un lavapiatti, si deve fare riferimento ad uno dei pochi settori che, prima della pandemia, cresceva a dismisura. Oltre, ovviamente, a rappresentare un'eccellenza italiana nel mondo e un biglietto da visita per decine di milioni di turisti l'anno.

Sì, perché specie i piccoli esercizi, quelli dove si svolgono parecchi "lavoretti", erano aumentati del 7%, con alla mano i dati del 2019, il numero più alto d'Europa. Tradotto in cifre: 80 miliardi l'anno di fatturato e 730mila dipendenti impiegati, oltre la metà a tempo indeterminato. Per non parlare dei cibi d'asporto e dello street food. Volavano, letteralmente, tra catering (+9,4%), servizi a domicilio (+13,8%) e appunto le tanto popolari attività "di strada" (+40,9%). Contando anche i bar, cresciuti meno in termini percentuali ma poiché già numerosissimi (+0,8%), Zingaretti ha praticamente offeso un milione di persone, che da un anno sono a braccia conserte per via delle restrizioni che l'onnipresente Pd (c'era nel Conte II e c'è anche nel Draghi I) ha sempre approvato. Anzi, molti dei ministri dem sono grandi fan del chiusurismo di Roberto Speranza e anche per questo rivali dei "secessionisti" di Italia Viva.

Ma Zingaretti, si sa, pensa in grande. E non pago ha menzionato anche le "palestre", air quotes. Per palestre intenderà più in generale il settore fitness? Perché, nel qual caso, comprende anche piscine, associazioni sportive, centri sportivi, personal trainer freelance etc. Il 40% di loro rischia di non avere più un'attività, portandosi via altri 350/400 mila posti di lavoro.

Robe da poco, insomma. E poi non si parla certo di impieghi importanti come il suo, Governatore di una Regione nota alle cronache per l'acquisto di dispositivi di protezione mai arrivati. O impieghi come quelli che i tesserati del suo partito, il Pd, hanno ottenuto grazie ai concorsi "dei miracoli".

Ce lo immaginiamo su una terrazza nel centro di Roma, Zingaretti, mentre si gode il clima mite della primavera italiana, con occhiali da sole e completo di lino, circondato da piante d'agrumi mentre sorseggia Bourbon invecchiato 6 anni, sventolare il Rolex affacciandosi sulle piazze gremite di centinaia di migliaia di persone disperate che implorano di poter tornare a fare il proprio lavoro, e commentare: "Tutto questo chiasso solo per qualche lavoretto, quando per non avere problemi vi sarebbe bastato partecipare al bando di Allumiere".

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