
Di giorno in spiaggia i maranza non si vedono. Se ci sono, non si fanno notare granché e non sono chiassosi: occhiali Gucci fake a coprire il volto, borsello Louis Vuitton nero a tracolla, a tagliare in diagonale la (poca) abbronzatura sui pettorali. Si buttano sui teli mare delle spiagge libere e non li senti nemmeno.
Ma loro la spiaggia la prediligono di notte, meglio verso l'alba, a conclusione della serata nei locali. É a quell'ora che i ragazzini delle periferie milanesi e romane in vacanza, assieme ai maranza local e a gruppetti di minorenni stranieri cominciano "la festa". E per loro "festa" non significa falò e Albachiara alla chitarra, come nei bei tempi andati, né birre e piadine calde per tutti.
Prendono gli ombrelloni e li sradicano, se li portano via, così tanto per fare. Prendono i lettini e li sfondano saltandoci sopra, menefreghisti irriverenti. O li impilano per fare le gare di coraggio e scattarsi le foto sulla cima della piramide: mollano a terra le ciabattone La Coste e si arrampicano per il selfie "un botto drip" con le braccia aperte e la scritta Palm Angels sul petto.
In spiaggia lasciano bottiglie, sporcizia. Prendono a calci le auto sul lungomare, devastano le siepi che delimitano la spiaggia durante le loro risse. Risse che non nascono nemmeno da liti e discussioni. Ma che sono sfide, per far vedere chi è più forte. E allora sotto con coltellini e tirapugni a completare a "colorire" la serata. Magari per "pullappare" (rubare) il telefonino a qualche 16enne fighetto vestito Saint Barth originale.
La versione estiva dei maranza è diventata l'incubo degli stabilimenti balneari. Soprattutto in Romagna. In quella Romagna che negli ultimi vent'anni ha alzato il livello, ha ristrutturato, è diventata vip e si è levata di dosso la nomea di litorale di serie B rispetto alla fighettissima Versilia. Eppure oggi deve far fronte alle bande di ragazzini che rischiano di mandare all'aria tutto: restyling dei viali, notte rosa, calciatori e Papete, Cecchetto vs Linus, famiglie e risciò, stessa spiaggia stesso mare.
A pagare il prezzo delle goliardate dei teppisti by night sono i gestori degli stabilimenti balneari. L'ultima denuncia arriva dai Lidi ferraresi. Siamo al Vascello beach a Lido degli Estensi, clientela consolidata da generazioni, in perfetto stile Romagna. Il titolare Sandro Barillari racconta il suo calvario quotidiano. E, nemmeno a metà stagione, si trova costretto a fare "il turno di notte" per evitare che la baby gang gli distruggano 4 file di ombrelloni nell'arco di un'ora di bravate o gli rubino i lettini per portarli alla spiaggia libera, a pochi metri. "Quest'anno i lettini li ho noleggiati - racconta - L'anno scorso ho avuto 9mila euro di danni e me ne hanno rimborsati a malapena 5mila". "Una notte - racconta - ho dato un calcio alla base della piramide di lettini. I ragazzini in cima sono caduti e io ne ho afferrato uno. Non ci sono andato leggero. Il padre dopo quindici giorni è venuto da me per denunciarmi. Alla mia domanda, perché così tardi, ha risposto che era andato in vacanza in Sardegna, lasciando a casa il ragazzino. L'ho minacciato io di denunciarlo per abbandono di minore, e lui se n'è andato".
Per evitare che la mala-movida degeneri e rovini la stagione al turismo sano, il consigliere regionale dell'Emilia Romagna di Fratelli d'Italia Fausto Gianella propone un servizio di guardie di sicurezza e invita l'amministrazione comunale a intervenire subito per fermare l'emergenza. Altrimenti i gestori saranno costretti a organizzarsi con ronde private in spiaggia. Un po' come è accaduto nelle periferie dell'hinterland milanese durante l'inverno.
Stesso problema a Milano Marittima, la meta più patinata della riviera. Risse di fronte al Pineta, coltellini sfoderati come niente lungo il Canale e fuori dai locali sulla spiaggia. Anche Angelo Casadei, titolare del bagno Roma, vicino al grattacielo, ha dovuto fare i conti con la piramide di lettini, con sopra l'ombrellone stile "ciliegina sulla torta". Ad amareggiarlo sono state le immagini riprese dalla telecamera: ritraggono ragazzini ubriachi e annoiati che cercano di dare fuoco a qualcosa con gli Zippo per fare un falò e lasciano bottiglie di Vodka e Red Bull per terra.
A "MiMa" i cittadini a inizio stagione hanno avviato una raccolta di firme per chiedere una movida sicura e mettere dei paletti per prevenire la violenza notturna. È di qualche giorno il provvedimento del Comune di Cervia che rende permanente per tutta l'estate l'ordinanza che aveva introdotto in via sperimentale: stop alla musica all'una di notte in centro a Milano Marittima, e a mezzanotte in punto negli stabilimenti balneari. Sperando basti.
Proprio a Cervia nei mesi scorsi, prima dell'arrivo dei turisti dell'estate, erano state messe a segno numerose rapine dal "re dei maranza tunisini", classe 2008 e dalla sua banda. Il ragazzo, fuggito da una comunità in provincia di Napoli in cui doveva scontare una misura alternativa alla pena, è stato incastrato dalla polizia locale di Cesenatico durante i controlli di routine del territorio. Il minore è stato trasferito all'Ipm di Bologna dove dovrà rimanere detenuto in attesa di giudizio.
"Il fenomeno delle baby gang - spiega il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli - è presente nella nostra riviera e per questo stiamo mettendo in atto un intenso controllo del territorio. Serve un'azione coordinata tra le istituzioni e le forze dell'ordine per garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini e dei turisti".