A uno sguardo tecnico, ricorrendo anche alle più blande analisi di mercato, Halloween non pare "niente di che". Una festa come le altre: violentata nelle sue origini, brutalizzata dal capitalismo, resa angosciosa dalla mania collettiva e destinata a un futuro sempre più asfissiante. Lo sto notando in questi giorni al supermercato, dove decorazioni a forma di zucche, scheletri, ragni, fantasmi e tanto altro si ammassano senza soluzione di continuità a quelle natalizie, interi reparti pieni di pipistrelli, bare, lapidi e teste mozzate che sgomitano fra palle e lucette per gli alberi. Un sogno in pratica, o meglio un incubo, visto che davanti a un simile panorama dovremmo capire di non star ammirando l'ennesimo nonsense contemporaneo, un cortocircuito di massa che ci travolge per qualche settimana e poi chi s'è visto s'è visto: magari Halloween fosse questo! C'è altro sfortunatamente, e lo sanno bene numerose associazioni e amministrazioni, così come enti locali e nazionali, italiani e stranieri, impegnati a monitorare giorno e notte quanto accade sul territorio. Fra questi, il comune spagnolo di Terrassa, a nord di Barcellona, è divenuto noto per aver sospeso l'adozione di gatti neri fino al prossimo 10 novembre, in modo da scongiurare o almeno limitare l'orrenda pratica di sacrificare queste creature durante il periodo corrente. In Italia invece c'è l'AIDA&A, "Associazione Italiana Difesa Animali & Ambiente", a dare l'allarme, naturalmente con altre istituzioni: si parla di 35.000 gatti neri torturati e uccisi ogni anno soltanto nel nostro Paese, di cui una parte ad Halloween, immancabilmente nel corso di riti esoterici, come riportano parecchi resoconti, condotti spesso da satanisti o pseudo satanisti che operano all'interno di cimiteri, boschi, parchi.
Siamo dunque lontani dalla carnevalata con cui Halloween ci viene venduta, siamo distantissimi dal candido bambino travestito da Dracula che viene a chiedere alla porta "dolcetto o scherzetto".
Ripeto: magari Halloween fosse questo! C'è un intero mondo dietro, oltre quel tenero biglietto da visita, c'è perfino gente che discute, anche sotto gli occhi di tutti, pure con decine di post su qualunque social si ritrovi sottomano, di stregonerie e maledizioni, di immolazioni e vendette, di oscurità e morte, e non solo animale. Anche, anzi forse soprattutto questo è Halloween: direi che è ora di prenderne coscienza.