Politica

"Via Balbo dall'Aeronautica". Il centrodestra compatto insorge

Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia si scagliano contro la "iconoclastia" di chi vuole cancellare Italo Balbo dall'aeronautica

"Via Balbo dall'Aeronautica". Il centrodestra compatto insorge

L'eliminazione dai velivoli del trentunesimo stormo della scritta associabile ad Italo Balbo non lascia indifferente il centrodestra.

La coalizione formata da Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia promette battaglia sul punto. E se il partito guidato da Giorgia Meloni ha già presentato una interrogazione al ministro della Difesa Lorenzo Guerini, non si distinguono di certo con facilità i toni delle altre formazioni politiche della medesima area.

Sono due le questioni sollevate: una attiene alla cancel culture, moda americana nata e diffusasi a partire dai college che sta ormai interessando anche il contesto storico-culturale del Belpaese, finendo col divenire un paradigma del contemporaneo. L'altra, che è correlata alla prima ma che è più marcata sotto il profilo politico, riguarda le mosse attraverso cui certa sinistra continua a dividere il clima nazionale invece che a ricercare la pacificazione.

Il senatore di Forza Italia Andrea Cangini definisce "sconcertante" il "notare" come la "sottocultura della cancellazione" si stia "facendo largo anche nella Vecchia europa". Per il parlamentare forzista "resistere alla smania politicamente corretta di chi pretende di fare tabula rasa del passato è un dovere civile, ancor prima che politico".

Dello stesso avviso il senatore Enrico Aimi, che ricorda pure di essere il figlio di un ufficiale pilota d'assalto e pluridecorato che ha combattuto durante la Seconda Guerra mondiale: "Questa vicenda - dice a IlGiornale.it il parlamentare di Fi - mi ricorda un po'il ragionamento surreale di chi avrebbe voluto coprire con tendine amovibili le croci del cimitero di Cento per rispetto ai non cristiani. L'iconoclastia - afferma il senatore forzista - è un'infezione che a volte ritorna, una sorta di herpes politico cui faremmo volentieri a meno".

Per la Lega di Matteo Salvini, ha voluto prendere posizione Roberto Paolo Ferrari, capogruppo in commissione Difesa: "Non ci appassiona la lotta al revisionismo storico. Il fascismo è morto e sepolto - ha detto il leghista - e certe forme di iconoclastia non fanno che rinfocolare dall'altra parte il revanscismo. Si sotterri l'ascia di guerra da parte di tutti", ha chiosato.

Salvatore Sasso Deidda, deputato meloniano, oltre che autore dell'interrogazione a Guerini, ha insistito: "Troviamo sconcertante - ha dichiarato al Giornale.

it - come la sinistra abbia utilizzato strumentalmente l'Aeronautica, senza alcun riguardo, buttandola nella contesa ideologica, dimenticando che hanno un ministro della Difesa e che, le Forze Armate, ieri, oggi e domani, non sono espressioe di un governo ma patrimonio di tutti".

Commenti