Napoli - Il popolo di Articolo Uno-Mdp boccia Giuliano Pisapia e incorona Roberto Speranza. La platea degli ex Pd, riunita a Napoli, nel chiostro di Santa Chiara, per la prima festa nazionale, non fischia l'ex sindaco di Milano ma gli riserva un'accoglienza fredda. In prima fila ad ascoltare le parole dell'avvocato milanese c'è molta sinistra: dal presidente della Camera Laura Boldrini all'ex sindaco di Napoli Antonio Bassolino. Il giudizio su Pisapia degli attivisti, assiepati a Santa Chiara, è netto: «Non ha sale. Non ha il quid per guidare il processo di rifondazione della sinistra».
Il leader di Campo progressista percepisce l'insofferenza della platea e, aprendo l'intervento nel confronto con Roberto Speranza, chiarisce subito: «Non sono qua per applausometri ma per dire quello che penso. Mi disturba sentir dire che ne pensa Pisapia. Io sono per il noi e non per l'io». Speranza coglie l'invito e chiede un'assemblea costituente della sinistra. Pisapia prova a strappare applausi su due punti: il no all'alleanza con il Pd e la richiesta al governo Gentiloni di cambiare rotta. Sul primo punto, l'ex sindaco di Milano spiega: «Con questa legge elettorale, quella attuale che è proporzionale, non c'è alcuna possibilità di fare un'alleanza con il Pd». Pisapia incalza sull'appoggio al governo Gentiloni: «La prima sfida sarà la legge di bilancio. Se riusciremo a dare un segnale di discontinuità su lavoro, giovani e ambiente, avremo passi avanti, in vista del voto». Sfida raccolta da Speranza che annuncia un incontro per oggi con il premier Gentiloni: «Io e Pisapia andremo assieme da Gentiloni per chiedere un cambio di rotta sulla questione sociale. Troppe volte abbiamo visto toni ricattatori di Ap, noi non lo facciamo. Ma a Gentiloni diciamo è tempo di cambiare». Pisapia glissa sull'ipotesi di una candidatura mentre conferma i colloqui avuti con Enrico Letta e Romano Prodi prima della discesa in campo. «Sono un uomo di servizio. Sono qui per parlare di cose concrete non di candidature e retroscena».
Altro punto di incontro tra Pisapia e Mdp sarà la battaglia sulla legge elettorale.
«Diamoci da fare per impedire in Parlamento l'approvazione del Rosatellum», dice l'ex sindaco di Milano. Mentre Speranza minaccia il Pd di schierare «candidati in tutti i collegi per fare perdere il Pd». Dopo Napoli, il cammino per l'unità della sinistra anti-Renzi appare tutto in salita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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