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Lo spettro della Troika incombe su Atene

La Germania spinge per un ritorno della Troika in Grecia. Occhi puntati sull'Eurogruppo

Lo spettro della Troika incombe su Atene

Lo spettro della Troika incombe su Atene. Oggi l’Eurogruppo valuterà il pacchetto di riforme che il governo greco ha inviato nei giorni scorsi all’Unione. Ma è già arrivata una doccia fredda. Perché il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha anticipato che la "lista" dei provvedimenti è "lontana dall’essere completa", che la sua attuazione richiederà "tempi lunghi" e che a marzo non è prevista nessuna tranche di aiuti.

E se da un lato il ministro delle Finanze ellenico, Yanis Varoufakis, spinge per l'allontanamento definitivo della Troika da Atene, c'è chi invece spinge nel verso opposto. Chi? La Germania.

Infatti, secondo quanto scrive Repubblica, nel governo tedesco è forte il malcontento nei confronti dell'inesperienza greca ed è ancora più forte la pressione per farsì che venga nuovamente mandata la Troika ad Atene.

La tensione rimane comunque alta, alimentata, come più volte è successo in questi giorni, da incomprensioni e correzioni di tiro. L’ultima, dello stesso Varoufakis, sull’ipotesi di un referendum che un po' tutti pensavano fosse sulla permanenza nell’euro e che invece il ministro intendeva sulle misure che l’esecutivo di Atene intende mettere in campo.

Anche in Italia l'interesse nei confronti della situazione ellenica è alta. "Dijsselbloem da chi è stato autorizzato a dire no alla Grecia? Hollande e Renzi intervengano in UE", ha scritto su Twitter Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, aggiungendo che "sarebbe molto utile conoscere la posizione che terrà il nostro governo all’Eurogruppo di domani. Le strategie di questi giorni in Europa sono incomprensibili. Resta il dubbio di scelte fatte tra Berlino e Strasburgo indipendentemente dalle valutazioni politiche del Parlamento Europeo e del confronto politico all’interno della stessa Commissione.

Se l’Eurogruppo di domani dovesse decidere di inviare la Troika ad Atene per monitorare la solvibilità e la liquidità disponibile del governo greco significherebbe che, sin qui, si è perso solo del tempo e nulla, in realtà, è ancora cambiato".

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