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"Spiritoso e affidabile. La Regina non lascerà e il sovrano sarà Carlo"

Lo storico: "Filippo è stato perfetto. Elisabetta deve tenere duro e far capire che c'è ancora"

"Spiritoso e affidabile. La Regina non lascerà e il sovrano sarà Carlo"

Il Regno Unito piange la morte del principe Filippo, che avrebbe dovuto compiere 100 anni il 10 giugno. Lascia un vuoto incolmabile a Buckingham Palace, lui che assieme alla regina Elisabetta II sono stati i protagonisti di un'era. «Era una colonna portante della monarchia inglese» afferma Domenico Savini, storico delle famiglie reali.

La sua uscita di scena interroga molti sul futuro della casa reale. Che cosa ha significato Filippo di Edimburgo per il Regno Unito?

«Lui e Elisabetta sono stati i pilastri della monarchia. É stato un ottimo marito, con gli alti e bassi di tutte le coppie che durano più di 70 anni».

Com'è stato il matrimonio reale?

«La famiglia di Elisabetta non era contenta dell'unione. É stato un rodaggio piuttosto duro perché Filippo era di origine tedesca. I genitori di Elisabetta avrebbero voluto un nobile inglese per via della loro campagna di inglesizzazione. Durante la Prima guerra mondiale cambiarono il cognome in Windsor per togliersi quella patina di tedesco delle origini. Da quel momento nella famiglia reale ci dovevano essere solo matrimoni con inglesi. Mountbatten è un'invenzione perché in realtà era Battenberg, il cognome materno. E la famiglia paterna, la casa reale greca, era comunque di origine tedesca. Le quattro sorelle di Filippo, poi, avevano sposato degli ufficiali nazisti».

Aveva tanti titoli ma nessun trono.

«Vero, e aveva anche tanti titoli ma nessun soldo. La madre aveva problemi di depressione e la famiglia non garantiva economicamente. Il matrimonio con Elisabetta fu osteggiato. Le origini tedesche, i matrimoni delle sorelle e poi essere un nobile squattrinato. Non aveva niente che fosse gradito. Però, alla fine, è entrato nel meccanismo, ha saputo a fatica adeguarsi alle famose regole. Quando si entra a far parte di una famiglia reale così importante, bisogna sapere che non ci sono solo onori ma soprattutto oneri. E molti questo non vogliono capirlo».

Elisabetta condivideva con lui i problemi del Regno?

«Assolutamente sì. É stato un ottimo consigliere ed è stato sempre interpellato per tutte le questioni di famiglia e anche per quelle che riguardavano la monarchia».

Nelle immagini pubbliche appare sempre un passo indietro alla regina, ma comunque è sempre presente.

«É una questione di protocollo stare dietro, ma in ogni occasione è sempre stato presente pronto a dare consigli».

Com'era in famiglia, nei suoi rapporti con la moglie e con i figli?

«Ha un po' troppo calcato la mano nell'educazione del primogenito Carlo. Probabilmente ci sono stati degli errori da parte di entrambi i genitori. D'altronde, essere figli ed eredi al trono di persone così non è facile».

E come persona?

«Era un uomo simpatico, allegro. Si divertiva a fare scherzi, a prendere in giro le persone, le famose gaffes. Ma piaceva anche per questo. Sapeva corteggiare in maniera spiritosa, non so cosa succedesse dopo, ma il matrimonio è durato più di 70 anni».

Come ha affrontato la separazione del figlio Carlo e le vicissitudini di Diana culminate con la sua morte?

«Filippo aveva fortemente incoraggiato quel matrimonio. Poi, quando è entrato in crisi, ha cercato, invano, di ricomporre i dissidi. Ha sempre cercato di stemperare le tensioni famigliari con il suo umorismo, la sua ironia. Ma non è facile con quattro figli».

L'uscita di scena di Filippo e l'età della regina fanno capire che a Buckingham Palace sta per finire un'epoca.

«É finita un'epoca. Spero he la regina regga, con l'aiuto dei figli. In questo momento deve tener duro nonostante i 95 anni e far capire che c'è ancora».

Non pensa che, dopo la morte del marito, abbia intenzione di abdicare?

«No, non è nel suo stile, nel suo modo di essere».

Quindi il principe Carlo dovrà ancora attendere. Sarà lui a regnare dopo?

«Sì, bisogna seguire una regola di successione che è immutabile. Perciò il principe Carlo succederà alla madre».

Non ha intenzione di lasciare il trono a William?

«Adesso bisogna vedere che cosa succederà a livello d'immagine, di popolarità. La monarchia inglese è un'istituzione radicata, è difficile farla tremare. In fondo è anche la più grossa industria inglese. I turisti vanno a Londra per vedere Buckingham Palace, il cambio della guardia, e per comprare souvenir reali. Tutto questo porta denaro.

La monarchia inglese fa guadagnare più di quanto faccia spendere».

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