Quello sportello «social» che gestisce 7 miliardi

Widiba è stata aperta nel 2013, quando Mps presentò all'Europa il piano di ristrutturazione

Camilla Conti

Il battesimo avviene il 19 settembre del 2013. Il Monte dei Paschi, al tempo guidato dall'ad Fabrizio Viola e presieduto da Alessandro Profumo, ha da poco varato il nuovo piano di ristrutturazione da presentare all'Unione Europea che fa perno anche sul progetto di una banca on line che rientra fra le mosse di alleggerimento relative al numero di strutture, filiali e uffici. Il nome scelto grazie ad una votazione pubblica tra esperti di comunicazione e rete è Widiba, acronimo di WIse (saggio), DIalog (dialogo), internet BAnking (banca digitale). Il logo con tre archetti verdi richiama quello tradizionale di Rocca Salimbeni. L'intenzione è fare concorrenza ai vari YouBanking, Fineco, CheBanca!, IWBank, Webank, istituti che offrono conti correnti online a zero spese. Con una rete di promotori in carne ed ossa ma come unica filiale, il sito Internet. Che rispetto allo sportello bancario ha il vantaggio di restare aperto anche nei week end come se fosse un giorno feriale. Non si tratta solo di abbattere i costi ma anche di entrare in un nuovo mercato dove ci sono logiche diverse rispetto alla banca tradizionale. Soprattutto rispetto al Monte che, già in quei mesi era evidente, se non cambia muore. Il progetto viene affidato a Andrea Cardamone, manager che in passato aveva lavorato nei settori della consulenza strategica, delle telecomunicazioni (Siemens) e nei trasporti (Dhl, Ferrovie dello Stato) per poi passare al settore del credito dando vita a Webank, la banca on line di Bpm. Look informale, jeans e camicia, più da «guru» del web che da banchiere: «Il futuro è una coperta di Linus, siamo la banca di oggi: è tutto talmente già qui, tra noi, che slide e previsioni sono diventate un'inutile perdita di tempo», ha detto Cardamone in un'intervista dell'aprile scorso.

Oggi Widiba si interfaccia con 160mila clienti, 175 dipendenti e 7 miliardi di euro di masse in gestione. Il portafoglio medio della clientela bancaria pura è di circa 28 mila euro, mentre quello di chi si serve della consulenza è di 75-80mila euro. Di recente ha inaugurato una nuova sede a Milano in zona Cenisio a Milano, in prossimità della stazione della metropolitana, linea 5, che prenderà il suo nome: Cenisio-Widiba. E, sul fronte dei prodotti, ha lanciato insieme a MutuiOnline il primo mutuo interamente digitale: non prevede materiale cartaceo che rallenti le operazioni, la trasparenza di tutti i passaggi è monitorabile e garantisce la velocità del processo, con cinque giorni per la consegna e trenta per la prima erogazione.

A disposizione del cliente c'è anche un tutor dedicato e tutto passa per il digitale, dalla firma ai documenti del notaio. Una banca «social» con centinaia di followers su Twitter e Facebook. Sarà per questo che piace tanto ai grillini.

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