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Spostamenti bloccati, bar chiusi e zona bianca: Conte prepara il nuovo Dpcm

Conte riunisce i capidelegazione per partorire l'ennesimo decreto. Dalle norme anti-movida alla parziale riapertura delle palestre: cosa può cambiare dal 16 gennaio

Spostamenti bloccati, bar chiusi e zona bianca: Conte prepara il nuovo Dpcm

Non aspettiamoci grandi allentamenti: anche il mese di gennaio sarà caratterizzato dalla limitazione delle nostre libertà per combattere la diffusione del Coronavirus. Il governo sta infatti studiando una serie di norme da inserire nel prossimo Dpcm, che entrerà in vigore dal 16 gennaio al termine del "provvedimento ponte" introdotto dopo l'Epifania. Il premier Giuseppe Conte ha convocato per oggi pomeriggio alle ore 17 i capidelegazione delle forze di maggioranza per discutere delle nuove misure per tentare di fermare il contagio da Covid-19: presenti Alfonso Bonafede (Movimento 5 Stelle), Dario Franceschini (Partito democratico), Roberto Speranza (Liberi e uguali), Teresa Bellanova (Italia Viva), Francesco Boccia (ministro per gli Affari regionali) e Riccardo Fraccaro (sottosegretario alla presidenza del Consiglio). Sono emerse diverse proposte in vista della discussione in programma domani, lunedì 11 gennaio, con i governatori delle Regioni. Mercoledì 13 il ministro della Salute Roberto Speranza sarà chiamato a illustrare la relazione in Parlamento.

Cosa può cambiare

L'esecutivo vorrebbe prorogare lo stato d'emergenza per 3 mesi (fino al 30 aprile), valutando poi se il Parlamento - alla luce dei primi risultati della campagna di vaccinazione - riterrà opportuno prolungarlo ulteriormente. Resterà il divieto di spostamento tra Regioni rosse e arancioni, ma si valuterà di estenderlo anche a quelle situate nella fascia gialla. Al vaglio una norma contro gli assembramenti in strada dettati dalla movida: l'ipotesi è quella di vietare ai bar l'asporto di cibi e bevande a partire dalle ore 18. Le attività di ristorazione dovranno comunque abbassare la serranda in questo orario. In attesa dell'incontro tra il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e il Comitato tecnico-scientifico, fissato per martedì 12 gennaio, l'intenzione è quella di tenere chiuse le palestre concedendo però qualche deroga alle lezioni individuali. Da non escludere la riapertura dei musei almeno nelle zone gialle.

Confermato il coprifuoco alle 22. Al momento non è stata presa una decisione sulla questione della zona arancione da estendere "in automatico" durante i weekend. Tra le norme da inserire nel Dpcm anche la proroga della regola sulle visite private per sole due persone, escludendo comunque dal conteggio gli under 14. Gli impianti di risalita delle piste da sci resteranno ancora chiusi. Dall'esecutivo spiegano che di una loro eventuale riapertura "non si è parlato nemmeno tanto".

Si starebbe ragionando sulla possibilità di aggiungere nuovi criteri secondo i quali si entra in zona rossa: se l'incidenza settimanale dei casi di contagio degli ultra cinquantenni è superiore a 250 ogni 100 mila abitanti, potrebbe scattare in automatico il passaggio nella zona di maggior rischio. C'è anche un'altra opzione: applicare lo stesso principio ma senza distinzioni di età. Le Regioni tuttavia si sono schierate contro questo scenario. "Quel limite non l'ha chiesto nessuna Regione e ho l'impressione che quel limite non entrerà tra quelli che dovranno essere utilizzati per decidere qual è la colorazione o lo spostamento di zona", ha dichiarato Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia-Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni.

La zona bianca

Fonti di governo al termine dell'incontro spiegano che sul tavolo c'è la definizione dei criteri per l'ingresso nella zona bianca, ovvero quella che in caso di Rt basso consentirebbe un sostanziale ritorno alla normalità. Gli allentamenti si potrebbero ottenere grazie a un indice di trasmissibilità non superiore a 0,5 e con un tasso di incidenza di 50 casi alla settimana ogni 100mila abitanti. Osservando sempre il distanziamento tra le persone e l'obbligo di indossare la mascherina, si potrà dire addio al coprifuoco e vedere riaprire tutte le attività fino ad ora colpite dalle restrizioni.

Riapriranno bar, ristoranti, cinema, teatri, musei, palestre, piscine, centri commerciali, impianti sciistici e si potranno tenere le partite di calcetto amatoriale.

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