L'ultimo miglio di campagna elettorale il presidente di Forza Italia non si risparmia. Berlusconi passa da un'intervista all'altra e da un intervento all'altro sui social network per la volata ai due candidati alla guida di Lombardia e Lazio (Fontana e Rocca) e per rimarcare la necessità di confermare il cambio di passo che le elezioni del 25 settembre scorso hanno rappresentato per la storia del nostro Paese.
E lo sforzo più urgente è dedicato a smontare, come spiega lo stesso leader azzurro, tutte le fake news sta montando nelle ultime settimane per minare la compattezza del centrodestra. «Sono trent'anni che provano a far litigare il centrodestra per indebolirci. Si figuri se ci caschiamo ora - racconta il presidente di Forza Italia a Barbara Palombelli nel corso di Stasera Italia -, dopo trent'anni, a tre mesi da un voto chiarissimo degli italiani che ci hanno dato un mandato forte per riformare il Paese e per risolvere i loro problemi. Le voci sui dissidi sono assolutamente false». Il leader azzurro conferma l'ottima sintonia con gli alleati. «Ho un rapporto cordiale, collaborativo, addirittura affettuoso con gli altri leader della nostra coalizione e, quindi, lavoreremo molto bene insieme - conferma -. Questo ovviamente non significa che siamo perfettamente d'accordo su tutto perché altrimenti saremmo non partiti distinti ma un partito unico». E in questa coalizione, torna a sottolineare Berlusconi, il ruolo di Forza Italia è quello di «rappresentare le istanze liberali e i principi garantisti ed europeisti».
Berlusconi poi concede di fare un'eccezione, parlando delle debolezze degli avversari. Innanzitutto del Pd. Il leader azzurro osserva che uno dei motivi di maggior distanza con il Partito democratico è la sua posizione sui temi della giustizia. «I dem - osserva il presidente di Forza Italia - soffre di una sudditanza ai temi e agli argomenti giustizialisti e condizionati dall'odio sociale dei Cinquestelle. Sulla giustizia non vedo passi avanti». E sulle primarie dedicate alla scelta della nuova segreteria del Nazareno, Berlusconi aggiunge: «Il Pd non è uscito dalla sua crisi e questo se può essere un piccolo vantaggio per il governo, è comunque un problema per la nostra democrazia». Sempre sul tema della giustizia il leader azzurro si dice ottimista. «Sono convinto che, finalmente, ci sia una consapevolezza dell'avvenuto uso distorto della giustizia da parte di gruppi politicizzati della magistratura - conferma nel corso dell'intervista -. Quindi stiamo sostenendo con molta convinzione il programma di riforma di Nordio». Quella proposta dal ministro, dice, è una riforma ispirata «finalmente a una cultura garantista».
Nel corso dell'intervento a Mattino 5, invece, il leader azzurro ha rassicurato sull'autonomia differenziata. «Darà alle regioni più risorse e più poteri per gestire i servizi più importanti a partire dalla sanità». E poi si è soffermato a parlare dei giovani e dei social. «La cosa essenziale è che gli italiani mi seguano sì, ma nella cabina elettorale e nelle urne - spiega Berlusconi a proposito dei milioni di follower che lo seguono sui suoi profili social -.
Noi siamo sempre stati pionieri della comunicazione, convinti che raggiungere i giovani rappresenti un obiettivo essenziale per far capire quale Italia abbiamo in mente per loro, per il loro futuro, e Tik Tok, è certamente uno strumento utile per raggiungerli. A differenza di altri leader che usano i social solo in campagna elettorale, io continuo ad alimentare questo dialogo e forse qualcuno apprezzerà questa mia coerenza».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.