Li chiamano «gli architetti delle cattedrali del gusto» e l'ultima impresa l'hanno compiuta a Trieste, restituendo alla città gli storici Magazzini del vino trasformati con un progetto che coniuga in modo spettacolare tradizione e modernità, cibo e cultura.
Sul lungomare del capoluogo del Friuli i visionari del design della Archea Associati hanno firmato la nuova sede del gruppo Eataly, in un edificio che fa dialogare l'elemento naturale, il mare, con quello artificiale urbanistico e con le eccellenze dei nostri prodotti enogastronomici. «É una specie di teatro del food - spiega uno dei fondatori del network di architettura, Marco Casamonti-e vi si accede con scale che richiamano il foyer dell'Opera. Il sipario, come l'abbiamo immaginato, è la grande vetrata sul porto e sul palco interno gli attori sono i clienti che mangiano e acquistano in questa grande fiera del mangiare italiano».
Quella di Trieste è solo l'ultima tappa di un percorso sperimentale nel mondo del gusto di Archea, che ha portato il famoso studio fiorentino ad elevare nelle cantine Antinori, sulle colline del Chianti, un avveniristico tempio di Bacco, a rendere il mercato fiorentino di San Lorenzo una straordinaria piazza urbana coperta dedicata alla ristorazione, ad immaginare il Grape Exhibition Garden in Cina come un fiabesco parco narrativo sul prodotto della vite.
Dentro le mura di pietra dei Magazzini del vino di Trieste costruiti agli inizi del '900, è stato «scavato» un involucro di vetro, etereo e traslucido, che scende due livelli sotto il mare. E l'acqua entra nell'intercapedine di 3 metri tra pietra d' Istria e piastrelle di vetro fuso della tradizione di Murano, creando riflessi e suggestioni, mentre la luce piove dalle grandi vetrate ed elementi di ferro arrugginito ad arte, di ottone e di legno ricordano le navi del porto su cui si affaccia la costruzione. Il mare rende anche l'edificio totalmente ecosostenibile, perchè il suo moto e lo scambio termico provvedono a riscaldamento e condizionamento dell'edificio, in un accordo ideale anche con il cibo biologico offerto da Eataly.
«I Magazzini del vino sono trasformati - spiega ancora Casamonti- in una specie di matrioska, che segue il filo della memoria. Fuori l'antico magazzino che mantiene la sua impostazione originaria, dentro una grande cisterna moderna che richiama quelle che una volta contenevano il vino, emblema dei prodotti della terra. Oggi questa cisterna ideale racchiude tutte le migliori offerte della natura e del lavoro dell'uomo, dalla frutta ai salumi, dai vini ai piatti eleborati dagli chef».
Per arrivare a questo risultato le mura del grande edificio, di proprietà della fondazione Crt di Trieste, sono state interamente smontate e rimontate per porzioni e ci sono voluti due anni di lavoro per realizzare i due piani interrati al di sotto del livello del mare, creando una paratia in pali secanti lunghi 13 metri ciascuno. Al livello più basso c'è un grande parcheggio.
«Con quest'iniziativa dice Massimo Paniccia, presidente della Fondazione Crt di Trieste non solo si riqualifica un'importante area delle Rive cittadine, dove già c'è stata la ristrutturazione dell'ex Pescheria, ma si crea un grande attrattore economico per la città, con cento nuovi posti di lavoro, soprattutto per giovani locali».
Gli architetti del gusto di Archea, intanto, continuano la loro opera con nuovi progetti. Nel 2018 sarà ultimata la ristrutturazione dell'antico mercato di La Valletta, nell'isola di Malta e presto anche la costruzione di due grandi cantine, una in Russia e una in Cina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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