U n attacco «spontaneo», sei vittime scelte a caso, cinque sono rimaste ferite e una non ce l'ha fatta. Notte da incubo, quella di mercoledì, a Londra, in Russell Square, dove un uomo psichicamente instabile ha aggredito con un coltello alcune persone senza un particolare motivo. Tre donne e tre uomini che non si conoscevano tra di loro, ma che hanno avuto la sola unica fortuna di passare di là in quel momento. Sarebbe potuto capitare a chiunque.
Russell Square si trova a due passi dal British Museum e da alcune importanti università cittadine, in una delle zone più trafficate di Londra ed è perennemente affollata da turisti e studenti. C'è da ringraziare il cielo che l'attentatore abbia deciso di agire di notte, altrimenti la carneficina avrebbe potuto esse ben più grande. L'attacco è avvenuto intorno alle 22.30, un passante che inizialmente pensava ad un incidente stradale ha poi chiamato la polizia che è giunta sul posto nel giro di sei minuti. Dopo aver individuato l'aggressore che aveva le mani sporche di sangue, gli ha prima intimato di fermarsi e poi, quando lui si è messo a correre, l'ha bloccato con il Taser. Si tratta di un ragazzo di diciannove anni, cittadino norvegese di origini somale. La polizia norvegese, che sta collaborando con quella britannica, ha confermato che l'uomo ha la cittadinanza norvegese, ma ha lasciato il Paese nel 2002, quando era ancora un bambino.
Dopo essere stato trasportato in ospedale per degli accertamenti, adesso si trova in stato di fermo in una stazione della polizia di Londra. Il capo della polizia metropolitana Mark Rowley ha spiegato che nel corso della mattinata di ieri sono state effettuate due perquisizioni in un'abitazione nella zona Nord di Londra e in un'altra nella zona Sud. Sembra però che la causa dell'attacco sia il disagio mentale di cui soffre l'attentatore che non era segnalato tra i soggetti radicalizzati del terrorismo islamico, anche se quest'ultima pista non è ancora stata esclusa dalle indagini. Le vittime sono di provenienza diversa. Tra di loro ci sono inglesi, americani, australiani e israeliani. La donna uccisa è americana, intorno ai sessant'anni, degli altri nessuno è in pericolo di vita anche se due di loro si trovano ancora all'ospedale. Alcuni testimoni hanno visto la signora distesa a terra in una pozza di sangue. «Era così minuta che abbiamo pensato fosse un'adolescente - hanno raccontato - siamo rimasti scioccati quando abbiamo saputo la sua vera età».
Il sindaco della capitale Sadiq Khan ha interrotto le sue vacanze estive per presenziare ad un incontro d'emergenza, poi ha invitato i suoi concittadini a rimanere calmi e vigili. Nella conferenza stampa tenutasi più tardi il capo della polizia Rowley ha informato che, viste le circostanze, «il numero di agenti armati in città è stato aumentato e rimarrà così anche nei prossimi giorni». Sempre ieri, il leader laburista Jeremy Corbyn, che si trovava a Dagenham, ha inviato le sue condoglianze alla famiglia della donna rimasta uccisa ringraziando la polizia per il rapido intervento che ha consentito di mettere in sicurezza la zona.
«È importante che nessuno speculi sulle ragioni di questo incidente - ha aggiunto Corbyn - e che invece venga sottolineato il fatto che disponiamo di servizi estremamente efficaci».E nella mattinata di ieri Russell Square era tornata indaffarata come sempre. A ricordare i fatti della notte scorsa soltanto un paio di mazzi di fiori lasciati da alcuni compassionevoli passanti.
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