Nessun attacco hacker, ma un banale, terribile errore umano. Che ha coinvolto 75 mila persone. Paura e allarme, in molti avevano già pensato ad un attacco hacker. E invece, molto più semplicemente un interruttore staccato per sbaglio sarebbe la causa dei problemi informatici che, nello scorso fine settimana, hanno costretto la British Airways a lasciare a terra 75mila persone. Code interminabili, famiglie accampate all'aeroporto con bambini, i bagagli ammucchiati accanto e una lunga, estenuante attesa di poter finalmente partire. Ieri finalmente la compagnia aerea ha risolto il guasto al sistema informatico riprendendo la piena operatività dei voli negli scali londinesi di Heathrow e Gatwick. Ad annunciarlo direttamente la compagnia aerea, scusandosi con i passeggeri e assicurando il massimo impegno per ripristinare la normalità anche per quanto riguarda i bagagli che sono andati persi o hanno subìto ritardi nella consegna, a causa dei disagi dei giorni scorsi. «I nostri sistemi informatici sono in funzione e la nostra attività continua a funzionare come previsto con un programma completo di volo a Heathrow (il più importante hub europeo) e Gatwick», hanno fatto sapere.
La compagnia, dopo un drammatico black-out del sistema informatico che ha costretto migliaia di passeggeri a rimanere a terra nel primo grande esodo dell'estate, intende rispettare oggi «la totalità del programma» di voli a Heathrow e a Gatwick. «Il nostro sistema informatico è pienamente funzionante - annuncia la compagnia - e realizzeremo la totalità del nostro programma». Tuttavia «resta ancora del lavoro da fare» per quanto riguarda la consegna dei bagagli, specie quelli non ancora recapitati nei giorni scorsi ai passeggeri. «Pur avendo consegnato numerosi bagagli nei diversi aeroporti - precisa l'azienda - un numero importante di passeggeri attendono ancora di recuperare» le loro valige. «Siamo profondamente dispiaciuti per le frustrazioni causate in un momento particolare dell'anno, con l'inizio delle vacanze». Ancora l'altro ieri 17 voli in partenza da Heathrow sulle rotte di corto raggio sono stati annullati, dopo le cancellazioni di tutti i voli della compagnia nelle drammatiche giornate di sabato e di domenica. British Airways è accusata di fatturare ancora oggi fino a 62 pence al minuto le chiamate verso una linea telefonica di assistenza. Il direttore generale, Alex Cruz, ha detto ieri che non intende dimettersi ed esclude che la gigantesca panne sia stata causata da una riduzione dei costi, in particolare con la delocalizzazione in India (denunciata dai sindacati) dello stesso sistema informatico avvenuta nel 2016. «Si è trattato di problemi locali in un centro dati locale, gestito e risolto da risorse locali». Secondo quanto riportato dal Times, che ha citato fonti interne della compagnia, a mettere fuori gioco i sistemi informatici sarebbe stato un manutentore che, in un data center, ha toccato inavvertitamente l'interruttore «off limits».
L'uomo avrebbe «switched off the power supply», ovvero avrebbe interrotto la corrente. E buio.
Stop generale, disagi, rabbia e frustrazione dei passeggeri, appuntamenti che saltano, vacanze da rimandare, bambini da calmare. Sul caso, tuttavia, non sono stati forniti ulteriori dettagli e resta da spiegare come una sola persona, staccando una spina, possa causare un danno simile, senza che sistemi di back up possano intervenire.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.