Le star del piccolo schermo tornano a tremare Da oggi riparte la guerra dei dati Auditel

Massimo Giletti, Carlo Conti, Maria De Filippi, Barbara d'Urso (e molti altri), dormiranno sonni meno tranquilli. Però le aziende che investono in pubblicità e i network tireranno un sospiro di sollievo. Da oggi infatti torneranno a essere comunicati (alle fatidiche ore 10) i dati di ascolto televisivi. Quei numerini che tanto fanno tremare le star televisive e i dirigenti delle reti (e sui cui i media imbastiscono sfide epocali) che sono però fondamentali per capire quanto piacciono al pubblico i programmi e di conseguenza quanto investirci da parte delle aziende. L'Auditel aveva sospeso la comunicazione quindici giorni fa quando si era verificato un grave errore da parte della Nielsen, la società che si occupa tecnicamente della raccolta dei flussi: una mail sbagliata aveva svelato l'identità di gran parte delle famiglie che fanno parte del campione su cui statisticamente vengono calcolati spettatori medi e share. I dati, in queste due settimane, arrivavano soltanto sulle scrivanie degli alti dirigenti, anche se in realtà (come abbiamo dimostrato) era abbastanza facile venirne a conoscenza. Anzi, alla fine, giravano tra tutti i corridoi. Comunque si riparte. Ma come verrà garantito che le famiglie «scoperte» non vengano influenzate in qualsiasi modo nelle loro scelte televisive? Ieri, il Cda Auditel ha deciso di affidare a una terza società, la Kpmg, il compito di controllare e certificare i dati ricavati dal panel e di inviare le relazioni all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Questo fino a quando la Nielsen non porterà a termine l'operazione «Superpanel», cioè allargamento del campione fino a 15.520 famiglie: l'obiettivo è arrivarci entro luglio 2016. Operazione che comprenderà la sostituzione delle 5666 famiglie «in discussione» che fanno parte del panel attuale. Insomma, sarà un certificatore esterno a garantire che gli spettatori non cambino il loro atteggiamento per pressioni esterne. «Mediaset prende atto con soddisfazione della delibera Auditel - ha commentato Mediaset (che fa parte del Cda Auditel e che aveva ipotizzato di rivolgersi altrove nel caso non ci fosse stata la ripresa)-. Le realtà del mercato hanno pienamente ribadito l'importanza della rilevazione univoca e condivisa.

Nel periodo di sospensione della pubblicazione dei dati è emersa l'opportunità di miglioramenti. Mediaset si adopererà per il raggiungimento dei migliori standard». Insomma, da oggi riprendono le guerre del piccolo grande mondo televisivo.

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