Statali fannulloni via in 48 ore e multa da sei mesi di stipendio

Via libera agli 11 decreti della riforma Madia: pubbliche le retribuzioni dei dirigenti

Roma Undici decreti undici per provare a ridisegnare la pubblica amministrazione. Li ha approvati «in via preliminare» (devono passare alle Camere per poi tornare a Palazzo Chigi) il Consiglio dei ministri di mercoledì notte. Quindi, non saranno immediatamente operativi.Fra quelli più rilevanti (ed annunciati) c'è quello contro i fannulloni. Chi viene trovato in flagranza di reato viene sospeso dal servizio entro 48 ore. Il procedimento a suo carico dovrà essere completato in 30 giorni ed al dipendente disonesto, oltre al licenziamento, sarà anche imposta una multa pari a 6 mensilità. Ma non è finita. Andrà sotto procedura disciplinare anche il dirigente se «copre» il fannullone.Un altro decreto, poi, punta sulla trasparenza della pubblica amministrazione. Diventerà un obbligo la pubblicazione «in forma aggregata e disaggregata» delle retribuzioni dei dirigenti della pubblica amministrazione. Resta da capire se questa norma riguarderà anche i dirigenti del Parlamento prestati al governo. Sembra infatti che i dipendenti di Camera e Senato che hanno assunto incarichi di governo (capi di gabinetto, capi uffici legislativi e simili) godano ancora della possibilità di cumulare i due trattamenti economici. A proposito di compensi, verranno ridotti quello degli amministratori delle società partecipate dallo Stato, insieme ad una drastica riduzione delle stesse. Un altro decreto prevede un'accelerazione delle procedure per la realizzazione delle opere strategiche. La loro individuazione dovrà essere selezionata da Regioni e Comuni. Snellite anche le procedure per le dichiarazioni di «inizio attività», la Scia. Nella sostanza viene creato un ufficio unico, anche telematico, per ottenere le autorizzazioni.Nasce poi il numero unico per le emergenze, il «112» europeo. E non è un caso che sia stato scelto il numero dei Carabinieri. L'Arma assorbirà il Corpo Forestale dello Stato, che dovrebbe così passare sotto il controllo del ministero della Difesa e lasciare quello delle Politiche agricole.In epoche digitali, non poteva mancare un decreto sul tema. Verrà creata «un'identità digitale», attraverso cui accedere ed utilizzare i servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni. Avremo anche un domicilio digitale (Spid) in collegamento con l'anagrafe. Questo Spid rappresenterà una sorta di avatar con il quale ci faremo riconoscere dagli uffici pubblici.

Infine, un decreto Madia taglia da 24 a 15 le autorità portuali italiane (in realtà ridisegna le aree di competenza).Secondo Renato Brunetta, «Renzi racconta le sue solite frottole, le sue solite balle, ma non c'è uno straccio di testo».

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