Coronavirus

L'errore che può ritardare tutto Altro flop di Arcuri sui vaccini

Caos sul bando per l'assunzione di medici e infermieri: la campagna di vaccinazione rischia di essere bloccata. Ecco il nuovo pasticcio del commissario

L'errore che può ritardare tutto Altro flop di Arcuri sui vaccini

Il punto di svolta è arrivato: seppur con tutte la cautele del caso, il vaccino rappresenta un punto di speranza nella lotta al Coronavirus dopo mesi di restrizioni e limitazioni alle libertà personali. È assolutamente vietato fallire: l'Italia riceverà ogni settimana 470mila dosi e la campagna di somministrazione non può subire alcun ritardo. Ma bisogna fare i conti già con i primi ostacoli: l'arrivo dell'antidoto nel nostro Paese potrebbe tardare a causa dell'emergenza neve. Non a caso è stato confermato che in Liguria e in Piemonte il piano di vaccinazione slitterà di un giorno per il rinvio della consegna. Come se non bastasse, a tutto ciò si aggiunge Domenico Arcuri che in questi mesi di certo non è riuscito a ottenere le simpatie degli italiani.

Il problema è che al momento mancano i vaccinatori. Il commissario straordinario solamente l'11 dicembre ha emanato l'avviso pubblico per la selezione di un massimo di 5 agenzie per il lavoro alle quali saranno affidati la selezione e il reclutamento di 3mila medici e 12mila infermieri e assistenti sanitari chiamati a sostenere la campagna di somministrazione del vaccino. Si tratta di contratti a tempo determinato di 9 mesi da 58.842 euro lordi per i medici e da 27.693 euro lordi per gli infermieri, comprensivi entrambi di tre quarti della tredicesima a cui si ha diritto. Al bando era possibile aderire fino a ieri, lunedì 28 dicembre 2020, alle ore 18. Un pasticcio però ha complicato l'iter e la struttura commissariale è finita nel mirino delle agenzie di lavoro.

La giustificazione di Arcuri

Hanno semplicemente chiesto quanto si può ricavare dalla fornitura di quel personale. Nel bando c'era scritto che il margine di guadagno per le agenzie era del 5%, ma restava un punto da chiarire: "Lordo o netto? Perché se comprende pure l'Iva, allora si scende al 3,9% ed è difficile proporre ribassi...". Come riportato dall'edizione odierna de Il Tempo, Arcuri ha messo subito le mani avanti e ha provato a giustificare il fatto: "Si precisa che per mero errore materiale nell'avviso non è stato indicato correttamente il margine di agenzia al netto dell'Iva". Dunque per colpa di un "errore materiale" ci si stava dimenticando di indicare il dato più importante di una gara d'appalto, ovvero quanto guadagna chi vi concorre.

Le agenzie per il lavoro hanno intuito la "trappola": il loro guadagno è 5%, ma poi sulla cifra bisogna pagare l'Iva al 22% e quindi si riduce al 3,9%. Considerando che la gara si basa sulla migliore offerta, le agenzie interessate - per vincere - dovrebbero proporre un margine di guadagno più basso di quello. Entro stasera Arcuri saprà se ce ne saranno o meno. Senza dimenticare che soprattutto si dovranno formare i vaccinatori: sul sito dell'Istituto superiore di sanità è stato partorito il corso Fad (formazione a distanza), realizzato per gli operatori impegnati nella campagna vaccinale. Che rischia di essere bloccata.

Prima, infatti, è necessario trovare medici e infermieri.

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