Roma - Il Pd insegue il M5s nella partita per l'assistenzialismo di Stato. Anzi, lo batte. Il segretario dei democratici Nicola Zingaretti lancia il Piano per l'Italia che punta a trasformare il Paese in uno stipendificio pubblico. Meno posti di lavoro, più soldi: la ricetta del presidente della Regione Lazio potrebbe sintetizzarsi con questo slogan. L'idea di Zingaretti è quella di regalare uno stipendio, pari a 1500 euro una tantum, a 20 milioni di italiani. Per fare cosa? Nulla. Continuare a svolgere le stesse mansioni e ore di lavoro. Un'idea che non creerebbe nuova occupazione ma regalerebbe benessere a chi già ha un posto di lavoro. Una proposta buttata sul tavolo, senza chiarire dove reperire i fondi. E senza citare tagli alle spese e alle poltrone. E il leader dei democratici pare molto orgoglioso della sua proposta per uno Stato assistenzialista: «Questa reputiamo sia un'iniziativa molto importante. Vogliamo mettere in campo un'idea alternativa di Paese - afferma - basata su lavoro, ambiente, sviluppo, istruzione. Un Piano per l'Italia per farci trovare pronti in ogni momento». Insomma, una versione camuffata del reddito di cittadinanza. Con una piccola differenza: i soldi andranno a chi un lavoro già l'ha conquistato.
Mentre nel piano di Zingaretti non ci sono soldi per chi i posti di lavori li crea: impresa, commercianti e professionisti. Quasi una visione cubana della politica economica. E dunque, la strada del consenso facile, regalando stipendi, intrapresa dal Movimento 5 Stelle, sembra aver contagiato anche il nuovo Pd targato Zingaretti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.