Coronavirus

Stop al vaccino in Danimarca. L'Italia pensa a quello "unico"

Mentre noi sospendiamo (parzialmente) le mascherine, la Danimarca sospende i vaccini

Stop al vaccino in Danimarca. L'Italia pensa  a quello "unico"

Mentre noi sospendiamo (parzialmente) le mascherine, la Danimarca sospende i vaccini. È il primo Paese al mondo a prendere una decisione così netta. «La primavera è arrivata, la copertura vaccinale nella popolazione danese è alta e l'epidemia si è fermata» ha affermato l'Autorità sanitaria danese. Lungi dall'abolire del tutto il suo programma di vaccinazione, l'Autorità danese per la salute e i medicinali ha affermato che probabilmente in autunno sarà necessario vaccinare di nuovo contro il Covid. Una tregua quindi, dettata dai numeri e dall'arrivo dell'estate, in attesa di un vaccino più mirato contro le nuove varianti del virus.

E in Italia? In una settimana sono calati di seimila unità i positivi al virus, a quota 18.896. Sale leggermente il numero dei ricoveri ma è legato alle dimissioni ospedaliere meno frequenti durante i weekend. Il numero dei decessi è 124 e il tasso di positività è al 15,4%. La fase acuta è finita e se non si arriverà mai a sospendere del tutto la campagna vaccinale, si cerca di approfittare di questo momento di pseudo normalità per impostare l'autunno.

A breve non si parlerà più di quarte o quinte dosi ma di un vaccino unico, che faccia da scudo sia contro il Covid (e le varianti dei prossimi mesi), sia contro l'influenza. «L'obiettivo del Governo è arrivare al prossimo autunno con un vaccino aggiornato, magari che comprenda oltre all'anti Covid anche l'influenza. Un richiamo annuale, non parlerei più di quarte-quinte-seste dosi» ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. «D'altronde chi da vent'anni si sottopone annualmente al vaccino antinfluenzale non è arrivato alla ventesima dose, - commenta Costa - Ogni anno si è fatto un richiamo, anche per il Covid questo è l'obiettivo a cui dobbiamo arrivare».

In vista dell'autunno e per far fronte a qualsiasi nuova emergenza, la vaccinazione diventa «competenza stabile» delle farmacie anche alla fine dell'emergenza. Così come i tamponi.

«I farmacisti hanno fatto un grande lavoro - sottolinea Marco Cossolo presidente di Federfarma - durante l'emergenza: abbiamo fatto 3 milioni di vaccini, circa 60 milioni di test sierologici e abbiamo stampato gratis oltre 80 milioni di green pass».

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