Sarà un caso, ma coi nuovi vertici renziani della Rai l'esposizione di Matteo Renzi nell'informazione della tv pubblica è schizzata a livelli record, mai sfiorati da nessun presidente del Consiglio da quando l'Agcom monitora le presenze politiche in Rai. Per dire, nell'apice dell'infatuazione per Mario Monti, cioè a metà 2012, con la Rai genuflessa al verbo bocconiano, Monti è arrivato ad un 22% di tempo di parola, percentuale altissima, in sostanza una volta su quattro il soggetto politico-istituzionale a parlare direttamente in video era lui. Ancor più di Berlusconi premier tra il 2008 e il 2009, nel picco della popolarità, quando la stampa libera promuoveva appelli contro «l'occupazione berlusconiana» della Rai. Ebbene, nel 2008-2009 Berlusconi arrivò, al massimo, ad un intollerabile 17% di tempo di parola in Rai: praticamente una dittatura.
E Renzi? Prendiamo ad esempio dicembre 2015, l'ultimo mese monitorato dall'Authority nelle sue tabelle sul «Pluralismo politico sociale in televisione». Il numero che compare nella colonna riassuntiva per il tempo a disposizione del premier Renzi è 33,75% (pari a 11 ore e 13 minuti totali). «Percentuali bulgare» avrebbero detto i guardiani della democrazia, se il premier fosse stato un altro. Più che Rai, TeleRenzi.
Il premier in effetti surclassa ogni altro soggetto monitorato dall'Agcom. Tutto il governo sta dietro con il 19,57%, non parliamo del presidente della Repubblica (e pure dicembre è il mese del discorso di fine anno a reti unificate) che non raggiunge nemmeno l'8%, quattro volte meno di Renzi. Per trovare un'altra percentuale di un certo livello, a doppia cifra, bisogna andare nel gruppo dei «soggetti politici», cioè dei partiti. Ma a ben vedere non si va molto lontano da Renzi, visto che l'unico soggetto politico che sfiora l'11% è il Pd (più di Fi e Lega messi insieme), il partito di cui è segretario lo stesso Renzi. Notare che se Renzi parla come segretario Pd, il tempo viene conteggiato come «soggetto politico Pd», e non come «presidente del Consiglio», quindi è plausibile che il tempo effettivo occupato da Matteo Renzi in Rai superi il 33,7%.
Livelli cui Renzi si è avvicinato (senza raggiungerli) solo durante la campagna elettorale per le Europee 2014, quando aumenta l'esposizione televisiva dei leader. Ma mentre allora la sua popolarità era molto alta (il famoso 40% delle Europee), negli ultimi mesi è scesa. La percentuale di tempo che la Rai (renziana) gli offre nei tg, al contrario, aumenta. La testata più affamata di dichiarazioni del premier, con il 37,5% dei minuti, è RaiNews24, da cui proviene la nuova presidente di Viale Mazzini Monica Maggioni.
Per quanto riguarda invece le tre reti Rai (extra-tg), i numeri danno pienamente ragione al battagliero Michele Anzaldi: la Raitre guidata da giornalisti e direttori lottizzati dal Pd non renziano (quota Enrico Letta, o vecchia ditta) fa parlare pochissimo Renzi, solo l'1,9%, mentre il Pd - referente politico di vertici e conduttori di RaiTre - è onnipresente al 33,3%. La Bulgaria ci fa un baffo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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