
L'amministrazione di Donald Trump lancia un ennesimo affondo contro Harvard, ma da Boston la giudice Allison Burroughs sospende temporaneamente i tentativi del governo di bloccare i programmi sugli studenti stranieri, ordinando al dipartimento per la Sicurezza Interna e al dipartimento di Stato di non apportare alcuna modifica sui visti.
Una boccata d'ossigeno per il prestigioso ateneo americano sempre più sotto assedio, dato che nel mirino del presidente Usa sono finiti tutti i permessi di soggiorno affiliati all'università (dove sono in corso le cerimonie di laurea). Secondo tre alti funzionari citati dalla Cnn, Foggy Bottom sta esaminando non solo gli studenti, ma tutti i titolari di visti legati ad Harvard, e la rete di Atlanta sottolinea che «la decisione rappresenta una notevole escalation della contesa» con Washington. L'amministrazione aveva precedentemente proposto di revocare la possibilità del college di iscrivere studenti internazionali, ma il tentativo è stato bloccato dalla giudice Burroughs, che ieri in udienza ha spiegato: «Voglio mantenere lo status quo» per consentire a Harvard di continuare a ospitare ragazzi stranieri, «offrendo loro una certa protezione». Il governo, comunque, ha avviato il processo formale per revocare la possibilità di ospitare studenti internazionali puntando a smantellare la causa: i legali del dipartimento di Giustizia hanno informato la giudice che il dipartimento per la Sicurezza Interna ha inviato all'università un «Avviso di Intenzione al Ritiro» dal programma per studenti e visitatori di scambio (Sevp), in cui elenca diversi motivi per la decisione. Tra cui l'accusa che l'università non abbia rispettato gli obblighi di segnalazione riguardanti i ragazzi non americani e non stia mantenendo un ambiente «libero da violenza e antisemitismo». Ma allo stesso tempo ha concesso 30 giorni di tempo per rispondere con dichiarazioni giurate o altre prove.
Nel frattempo, il segretario di stato Marco Rubio ha annunciato che gli Usa inizieranno a revocare i visti di studenti cinesi, una mossa che potrebbe mettere a rischio oltre 1.200 giovani allievi attualmente iscritti ad Harvard. «Sotto la guida del presidente Trump, il mio dipartimento collaborerà con il dipartimento della sicurezza interna per revocare in modo deciso i visti degli studenti cinesi, compresi quelli che hanno legami con il Partito Comunista o che studiano in settori critici - ha spiegato in una nota - Rivedremo i criteri per i visti per migliorare il controllo di tutte le future domande provenienti dalla Cina e da Hong Kong». Un piano a cui Pechino «si oppone con forza». La portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning ha definito l'iniziativa «irragionevole», sottolineando che gli Usa «stanno utilizzando l'ideologia e la sicurezza nazionale come scusa per le loro azioni». Intanto, alcuni studenti stranieri di Harvard hanno espresso la paura di partecipare alle cerimonie di laurea di questa settimana, come ha fatto sapere la direttrice dei servizi per l'immigrazione dell'ateneo Maureen Martin in una nuova deposizione presentata in tribunale.
«Alcuni hanno timore che vengano intraprese azioni nei loro confronti - ha detto - e altri hanno annullato viaggi internazionali imminenti, sia per motivi di ricerca accademica sia per vedere le loro famiglie, per la paura di non poter essere riammessi negli Stati Uniti».