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"Stufi, indecente, lasciamo..."Ora può saltare davvero tutto

Il premier è con le spalle al muro. Durissime le parole del ministro Bellanova: "Non voglio attaccare Conte, ma questo paese ha bisogno di un colpo di reni e questo governo in questo momento sta dimostrando di non essere in grado di farlo"

"Stufi, indecente, lasciamo..."Ora può saltare davvero tutto

Maggioranza ormai sull'orlo del precipizio: le ultime dichiarazioni di Teresa Bellanova fanno davvero paura, e adesso potrebbe davvero saltare tutto. Intervenuto a Sky Tg24 Economia, il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali si è detta pronta a dimettersi nel caso in cui il premier Giuseppe Conte non prenda in considerazione le proposte di Italia viva nella stesura del documento sul Recovery Plan.

Ormai ci siamo, la crisi sembra proprio essere alle porte, anche se Bellanova ha voluto precisare che non accadrà nulla prima del voto sul Recovery in consiglio dei ministri. Sino ad allora, infatti, non sarà aperta alcuna crisi, si tratta di una "responsabilità istituzionale". "Posso anche commettere errori, ma non dico falsità e bugie. Noi non abbiamo il documento del Recovery plan e credo non lo abbiano neanche gli altri perché tutti hanno avanzato proposte. Tutti siamo in attesa", ha spiegato il ministro di Iv."Rispondendo all'appello che è stato fatto alla responsabilità noi non determiniamo una crisi prima di questo passaggio in Consiglio dei ministri".

La tensione, in ogni caso, è altissima. Poca la fiducia nell'attuale governo. "Se il metodo è questo, è evidente che siamo al capolinea", ha spiegato Bellanova. "Abbiamo elaborato delle proposte e le abbiamo mandate. So bene che non saranno accolti tutti i 60 punti, ma vorremmo sapere quali saranno accettati. Il problema non è nella persona di Conte, non devo avere un rapporto di amicizia con lui, devo avere fiducia istituzionale e un metodo corretto. Ma in questo momento questa correttezza non la vedo". Dunque l'esecutivo potrebbe saltare? Bellanova e la collega di partito Elena Bonetti (ministro per le pari opportunità e la famiglia) valuteranno prima i risultati del Cdm e solo dopo decideranno come procedere.

"Io non voglio attaccare Conte, ma questo paese ha bisogno di un colpo di reni e questo governo in questo momento sta dimostrando di non essere in grado di farlo", ha proseguito la rappresentante renziana, scontenta anche di come è stata gestita la questione scuola. "Si è discusso in Cdm dalle 21 all'1 di notte se aprire il 7 o l'11 le scuole mentre ancora oggi c'è incertezza: possiamo dire che è indecente?". Poi la sfida: "Se Conte non vuole discutere con noi o se è vero quello che dice il suo portavoce, come riportano oggi i giornali, che è pronto ad asfaltarci in Aula, allora esiste una maggioranza nella maggioranza e ne prendiamo atto".

Secondo Bellanova, infatti, è tempo di risolvere una volta per tutte le questioni ancora irrisolte. "O si cercano i responsabili, è questa allora è un'altra strada, o si cerca di costruire una nuova fiducia all'interno della stessa maggioranza", ha sentenziato, aggiungendo che sino ad ora i membri che compongono il gruppo di Italia viva si sono comportati come"servitori dello Stato".

Il ministro sarebbe dunque pronto a rassegnare le proprie dimissioni ed a far saltare l'esecutivo di Giuseppi?"Assolutamente sì, non tutto è risolvibile con il Recovery Plan. A luglio anche gli altri partiti avevano chiesto un approfondimento programmatico, Conte si era impegnato, entro novembre, per un nuovo programma di governo, ad oggi non abbiamo né l'uno ne l'altro". "Siamo all'11 gennaio e il Recovery plan non ci è stato ancora consegnato. Io sono un po' stufa degli appelli che arrivano", ha aggiunto. La questione spinosa, in ogni caso, non è soltanto il Recovery Plan. "Manca anche un programma di Governo da qui a fine legislatura, si va avanti solo con mancette e con l'emergenza.

Se non arriva nemmeno quello noi siamo pronti a dare le nostre dimissioni", ha spiegato Bellanova.

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