Prima lo stupore, poi il boato (e bandiere a stelle e strisce)

Oltre 150mila i fedeli presenti. Entusiasmo e sorpresa all'annuncio del nome: "Si sta scrivendo la storia"

Prima lo stupore, poi il boato (e bandiere a stelle e strisce)
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C'è un pulcino di gabbiano che viene nutrito dalla madre accanto al comignolo della Cappella Sistina quando appare il primo sbuffo di fumo. I maxi-schermi inquadrano la scena. nel momento in cui i fedeli capiscono che questa volta il fumo è bianco, un boato di gioia attraversa piazza San Pietro. Sono le 18.08, un'ora in cui pochi si aspettavano la fumata annunciata per le 19. «È bianco, è bianco», comincia a urlare la gente: è stato eletto il successore di Papa Francesco. La notizia viene accolta da un applauso carico di commozione. Da via della Conciliazione i fedeli cominciano a correre verso il centro della piazza cercando di conquistarsi un posto tra la folla dove si veda bene la loggia centrale della basilica. È da lì, a breve, che si affaccerà il nuovo Pontefice. Tutti pronti a riprendere il momento con i telefonini.

«Habemus papam», cantano un gruppo di ispanici arrivati dal Texas prima dell'annuncio ufficiale del cardinale Mamberti. In attesa di sapere la nazionalità del cardinale eletto Pontefice, in molti sventolano bandiere di ogni Paese: italiane, spagnole, irlandesi, argentine, tedesche. C'è anche una suora iraniana che sventola quella del suo, dove i cattolici sono il 3 per cento della popolazione, racconta, ma era importante esserci. «Si sta scrivendo la storia», esulta una ragazza in piazza con la madre. Pellegrini, turisti, curiosi, credenti e non credenti, giovani e anziani si mischiano alle centinaia di giornalisti di tutto il mondo che girano nella piazza in lungo e in largo raccogliendo le reazioni in tutte le lingue. «Emozione», è la parola che si sente di più. «È un momento molto importante per la Chiesa e per il mondo», dice una coppia di Verona. Una consapevolezza condivisa da molti. Dopo la fumata bianca è un tripudio di urla: «Viva il Papa». Mentre le campane suonano a festa. Sono gli ultimi minuti del toto-papa. Appena si capisce che il nome del nuovo Pontefice è Robert Francis Prevost un gruppo di ragazzi esulta e comincia a sventolare con forza la bandiera americana. Ancora qualche minuto e Leone XIV appare sulla loggia, accolto da un applauso che sembra infinito. Piazza San Pietro è ai limiti della capienza. Ci saranno almeno 150mila persone. C'è commozione, curiosità e speranza. Il discorso di Leone XIV colpisce: «Un missionario vero, per la Chiesa fatta dai fedeli e non per la Chiesa istituzionale», dice una spagnola. «Un uomo inatteso, lo spirito santo ci ha messo del suo. Da quello che ha detto è agostiniano, ha ricordato l'ultimo atto di Francesco e l'esordio con il riferimento alla pace è grandioso. Ha invocato tanto la pace e ci fa ben sperare per questa umanità colpita in tante parti del mondo», commenta un signore sui 70 anni arrivato dieci minuti prima della fumata bianca con i nipotini. Il riferimento alla pace piace a tanti: «Ha fatto un bel grido ai potenti del mondo, dicendo a tutti che devono fare la pace ed essere tutti uniti. Non ce lo aspettavamo, non sapevamo neanche chi fosse, ma siamo fiduciosi», osserva un ragazzo. In molti vedono in Leone XIV un Papa sulla scia di Francesco, anche se pochi si aspettavano un Pontefice americano. «Non potevano fare altrimenti», insinua un signore in piazza con la moglie per il suo terzo Conclave.

Molti fedeli sono certi che lotterà per la pace nel mondo. «Il fatto che abbia iniziato il suo mandato con la pace sia con voi dice tutto», commenta un gruppo di suore, augurandosi che possa portare davvero la pace nel mondo. Qualcuno è incuriosito dalla scelta del nome: «Non viene scelto mai a caso, viene da pensare a Leone XIII che ha dato il via alla dottrina sociale della Chiesa». «Siamo curiosi, perché non era la persona a cui avevamo pensato. Quando è uscito il nome, siccome lo hanno detto in latino, mi sono chiesta se avessi capito bene. Ma ora c'è anche maggiore curiosità di conoscere la sua storia», dice una ragazza.

Delusi i tanti che speravano in un Papa italiano. «Facevamo il tifo per Parolin e Pizzaballa, ma speriamo che questo nuovo Papa segua la linea di Papa Francesco», sostiene un gruppo di quattro ragazzi provenienti dalla Liguria raccolti sotto il colonnato.

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