Orrore a Calais, nel nord della Francia, dove si sono concluse nel modo più tragico le ricerche della bimba di 9 anni scomparsa mercoledì scorso mentre giocava nel giardino di casa. Ieri il cadavere della piccola Chloè è stato trovato in un bosco: nuda, violentata e strangolata. La polizia ha fermato un polacco di 38 anni. L'uomo, al momento dell'arresto, era ubriaco ed è risultato avere pesanti precedenti per furti e violenze: nel 2010 era stato condannato a sei anni di carcere e gli era stato imposto il divieto di avvicinarsi alla zona. La madre della vittima, Dorotheè, 43 anni, aveva raccontato che Chloè stava giocando nel giardino di casa con un'amichetta quando lei era rientrata pochi minuti per cambiare i pannolini agli altri due figli di 4 e 5 anni. Tornando fuori aveva visto un'auto rossa che partiva con la sua bimba all'interno. Immediato l'allarme alla gendarmeria. Che però ha vagato inutilmente per una settimana. Fino a ieri quando il corpo della piccina è stato trovato non lontano dall'abitazione. L'arrestato ha confessato, raccontando di essere arrivato a Calais la mattina di mercoledì senza passaporto con l'obiettivo di raggiungere sua sorella a Southampton, in Inghilterra. Quando si è fermato per prendere una birra, la piccola Chloè gli si sarebbe avvicinata giocando con una pistola ad acqua.
Tutto poi si è svolto velocemente: il maniaco ha deciso di prendersi la bimba, caricandola a forza nell' auto per dirigersi verso un bosco vicino, dove si è consumata la tragedia. E ora è polemica. Come ha fatto questo mostro a muoversi così liberamente?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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