C'è il dibattito su una Milano che si riscopre insicura e il suo sindaco Beppe Sala che minimizza. C'è Roma, col suo sindaco del Pd Roberto Gualtieri che rivendica come la sua sia invece «una città sicura», con meno delitti di Milano e non solo. Nel mezzo ci sono episodi e numeri che in piena campagna elettorale riportano il tema della sicurezza al centro dell'attenzione dei partiti. Cavallo di battaglia del centrodestra ma anche realtà quotidiana con cui si misurano primi cittadini, governatori e prefetti, da quando, negli ultimi due anni, con la pandemia e la crisi economica la situazione si è fatta più critica nelle città.
Secondo l'ultimo rapporto della polizia di Stato nel 2021 sono stati denunciati 30mila reati in più, con un aumento di circa il 9% rispetto all'anno prima. Sono aumentati i furti (182.327 rispetto ai 164.825 dell'anno precedente), le rapine (9.177 contro 7.999), i reati contro la persona quali le lesioni (16.531 rispetto alle 15.278 del 2020) e le percosse (3.083 contro 2.675).
Sono aumentati anche gli omicidi: 301 quelli nel 2021 contro i 287 dell'anno precedente, anche se nell'ultimo quadriennio si osserva un calo del 16% rispetto ai 359 del 2018.
In calo le denunce per reati legati agli stupefacenti: 11.179 nel 2021, di cui 8.394 denunce per spaccio, 12.175 quelle del 2020.
I dati più recenti del ministero dell'Interno relativi al periodo compreso tra gennaio e luglio di quest'anno registrano 161 omicidi: 67 donne uccise, di cui 58 uccise in ambito familiare e affettivo.
Nel 2022 ci sono stati altri episodi che hanno allarmato l'opinione pubblica, come le violenze di Capodanno in piazza Duomo a Milano. Al centro bande di giovani e giovanissimi stranieri di seconda generazione. Ragazze circondate molestate palleggiate e spogliate. Dieci le vittime accertate. Sempre bande fuori controllo hanno terrorizzato cinque giovanissime a giugno sul treno regionale Verona-Milano: «Qui le donne bianche non salgono», erano state le frasi. Forse alcuni erano gli stessi ragazzi nordafricani che quel giorno hanno invaso la stazione Peschiera del Garda per partecipare a un maxiraduno convocato via social da un video su TikTok. Urla, spintoni, corse, sputi sui finestrini, insulti. Risse sono al centro di ripetute richieste di aiuto dei sindaci soprattutto delle località balneari.
A Roma Termini a maggio una giovane di 33 anni è stata salvata da uno stupro da un intervento della polizia, aveva le mani di un 25enne senegalese già addosso, nel sottopasso vicino alla stazione.
Due giorni fa a Genova in uno stabilimento balneare c'è stata una tentata violenza sessuale su una 13enne da parte di un ragazzo straniero di 17 ospite in un centro di accoglienza in quanto minore non accompagnato.
E poi c'è la criminalità organizzata. Ponticelli, Napoli, è terrorizzata e in rivolta per la faida di camorra in cui due giorni fa hanno perso la vita due persone, di cui una era un muratore innocente. Poche ore dopo il duplice omicidio sono esplose due bombe, di cui una vicino alla casa di un boss del clan. Scenari da guerra.
E ci sono le violenze a Foggia, che le bombe le ha viste all'inizio dell'anno e dove la comunità ha chiesto aiuto.
«Foggia non è più quella di una volta, è un territorio attraversato da profondi e gravissimi fenomeni criminali, dei quali non c'è ancora piena consapevolezza», ha detto il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo. Due giorni fa il comune è stato sciolto per infiltrazioni mafiose.
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