Subito virale la nuova gaffe in un'intervista: "Io la prima donna di colore vicepresidente"

L'ennesimo scivolone. Ma lui: "Correrò e vincerò ancora"

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Tutti gli occhi sono puntati su Joe Biden per il tour de force di appuntamenti di questi giorni in cui il presidente americano deve dimostrarsi ancora in grado di ricoprire il suo incarico per placare chi gli chiede di fare un passo indietro. A partire dal comizio di ieri a Madison, in Wisconsin, in cui ha cercato ancora una volta di porre fine alle indiscrezioni su un suo eventuale ritiro. «Sono candidato e vincerò ancora, batterò Donald Trump - ha detto Biden durante l'appuntamento elettorale in uno degli stati chiave per la conquista della Casa Bianca -. Lasciatemelo dire nel modo più chiaro possibile: sono il presidente in carica degli Stati Uniti, sono il candidato del partito democratico. Rimango in gara». Durante l'intervento il presidente è apparso energico e concentrato, ma ha ancora una volta fatto ricorso al gobbo: «Se fossi troppo anziano non avrei creato più di 15 milioni di posti di lavoro. Salveremo la democrazia», ha aggiunto.

Proprio nelle stesse ore, tuttavia, è diventata virale una nuova gaffe dell'inquilino della Casa Bianca. Durante un programma radiofonico, Biden ha iniziato ad elencare i traguardi raggiunti negli anni, ma a un certo punto ha pronunciato una frase confusa: «Sono orgoglioso di essere, come ho detto, il primo vicepresidente, la prima donna nera, a servire con un presidente nero». Ovviamente si riferiva a Kamala Harris (la prima donna afroamericana a diventare vice presidente degli Usa), e a Barack Obama (il primo presidente afroamericano, di cui è stato numero due), ma in un momento in cui ogni suo gesto e ogni sua parola viene analizzata e commentata, questa affermazione ha messo il comandante in capo in ulteriore difficoltà.

«Era chiaro cosa intendesse, i media hanno superato il confine dell'assurdità», ha tagliato corto Ammar Moussa, portavoce della campagna di Biden. Mentre il Washington Post ha rincarato la dose affermando che negli ultimi mesi Biden è «notevolmente rallentato» e «i segni fisici dell'invecchiamento sono diventati più evidenti». Il quotidiano ha citato 21 fonti che hanno parlato della sua «andatura rigida, della necessità di assistenza in diverse occasioni per spostarsi da un luogo all'altro, e della voce roca che rende i suoi discorsi difficili da ascoltare e comprendere».

Intanto secondo l'agenzia Bloomberg gli alleati americani della Nato, guidati dai funzionari europei, ritengono insostenibile che Biden continui e vorrebbero che si facesse da parte. «Penso che abbia un problema», ha detto invece pubblicamente il presidente del Brasile Luiz Inacio Lula Da Silva.

Dietro le quinte alcuni funzionari affermano che il presidente dovrebbe fare un passo indietro a favore di qualcuno che abbia maggiori chance di battere Trump e preservare l'unità

sull'Ucraina e sull'Alleanza Atlantica. Le fonti hanno riferito che la sua performance nel dibattito televisivo mette in mostra quanto osservato negli ultimi mesi sia alle commemorazioni per il D-Day in Francia sia al G7 in Italia.

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