Sudamerica a pezzi, record di morti in Perù

Superato il milione di vittime. È caos per la Coppa America, ricoverato Vidal

Sudamerica a pezzi, record di morti in Perù

Oltre un milione di morti per Covid su 3,5 milioni a livello mondiale. Non ha pace l'America Latina, di gran lunga il continente più martoriato dalla pandemia e dove al fallimento dei sistemi sanitari si somma l'aumento della povertà e una crisi economica che si preannuncia epocale. Ieri - i dati sono dell'Ops, la branchia regionale dell'Oms - anche la soglia tragica del milione è stata superata. L'89 per cento dei decessi latinoamericani si è registrato in Brasile, con 464mila vittime è il secondo Paese al mondo con più morti dopo gli Stati Uniti. A seguire il Messico, con 224mila, il quarto a livello planetario, la Colombia (con 89mila, decimo), l'Argentina (con 78mila, 13esima) e il Perù (con 70mila, 15esimo). Su Lima, tuttavia, il numero dei decessi potrebbe essere superiore, e di molto. Questo dicono almeno gli ultimi dati della Johns Hopkins University, dopo che il Perù ha aggiornato il bilancio delle vittime da Covid, diventando così il Paese con il più alto tasso di mortalità pro capite al mondo, oltre il doppio di Brasile e Italia. La presidente del consiglio peruviana, Violeta Bermúdez, ha annunciato che il numero è stato rivisto su consiglio di esperti, mettendo il Paese in linea con i dati sui decessi in eccesso.

«Le morti in eccesso misurano quante più persone stanno morendo di quanto ci si aspetterebbe in base agli anni precedenti», hanno detto gli esperti consultati da Il Giornale. Pensiamo che sia nostro dovere rendere pubbliche questi dati aggiornati», ha dichiarato la Bermúdez a quattro giorni dal ballottaggio presidenziale tra il sinistrorso Pedro Castillo e la candidata di destra Keiko Fujimori, un voto che si preannuncia oltre che incerto anche una fonte di possibile contagio. Sale così il bilancio ufficiale delle vittime a 180mila in Perù, che in un paese di circa 33 milioni di abitanti è un'enormità. Una revisione simile l'aveva fatta un paio di mesi fa anche il Messico, in sordina però.

Man mano che ci si avvicina all'inverno e con la regione sconquassata da una terza ondata che potrebbe durare sino a settembre la situazione è drammatica. Lo dimostra anche la via crucis della Coppa America passata da una prima sede la Colombia a una seconda l'Argentina - e, da ieri, a una terza, il Brasile. «Dipendesse da me la ospiteremmo», ha dichiarato ieri il presidente Jair Bolsonaro ma l'incertezza rimane.

La manifestazione pallonara dovrebbe infatti iniziare tra due settimane ma, nonostante i proclami della Comenbol, nessuno oggi è disposto a scommettere che si disputerà, visto il picco pandemico. Anche in Cile, la nazione che più di tutte ha vaccinato e dove, ciononostante, ieri tra i ricoverati illustri da Covid19 c'è stato anche il calciatore dell'Inter Vidal.

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