Prima i componenti della commissione che ogni gruppo dovrà comunicare entro domani alle 16 e poi, dopodomani alle 11, l'organo parlamentare si riunirà, nell'aula della commissione Bilancio alla Camera, per votare il presidente della commissione speciale per l'esame degli atti urgenti del governo. Prassi rispettata alla lettera dalla conferenza dei capigruppo, che si è riunita alla Camera per stabilire le modalità con cui verrà costituita la Commissione (il nome più accreditato per la presidenza resta quello del leghista, Giancarlo Giorgetti). I componenti saranno 40, così suddivisi: 14 al M5S, 8 alla Lega, 7 ciascuno a Pd e Fi, 2 a Fdi e uno, sia al gruppo Misto che a Leu.
Secondo l'agenzia stampa Dire, il centrodestra e il Movimento 5 Stelle avrebbero raggiunto l'accordo su Giorgetti per la presidenza della commissione speciale della Camera. L'intesa rientra nel discorso generale che si era fatto anche sulle presidenze delle Camere e sul sostegno che il centrodestra aveva dato a Vito Crimi a Palazzo Madama, sempre per la commissione Speciale.
"È chiaro che c'è un accordo spartitorio sulla commissione Speciale della Camera, a cui non partecipiamo", ha detto il capogruppo del Partito democratico, Graziano Delrio, al termine della conferenza dei capigruppo. Che poi ha aggiunto: "Nel 2013 lasciammo all'opposizione la presidenza della Commissione, adesso questo criterio non viene rispettato. Siamo allo stesso metodo che ha contraddistinto l'elezione dell'Ufficio di presidenza.
Nel corso della Conferenza dei capigruppo ho detto che non si può tenere il Parlamento bloccato per settimane e che bisogna dare subito vita alle commissioni permanenti. Si acceleri al massimo la formazione delle commissioni possono lavorare indipendentemente dalla formazione del governo e delle trattative che vanno avanti sui giornali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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