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Sulla scuola i sindacati non sentono ragioni: "Modifiche insufficienti"

Il governo incontra i leader di Cigl, Cisl e Uil, che attaccano: "Cambiamento sì, ma non come vogliono loro"

Sulla scuola i sindacati non sentono ragioni: "Modifiche insufficienti"

Dopo diverse ore si chiude con un nulla di fatto l'incontro tra governo e sindacati sulla riforma della scuola. "Oggi era importante darvi direttamente una visione complessiva del provvedimento in discussione al Parlamento in un’ottica di dialogo e condivisione", ha detto il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ai leader di Cgil, Cisl, Uil.

"Ho apprezzato gli sforzi del governo per apportare modifiche, ma sono insufficienti", ha replicato però il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, "Precariato, valutazione e contratto: sono questi i tre punti su cui chiediamo interventi. Cosa succede dopo questo incontro? Quando e come ci farete sapere se vi abbiamo convinto con le nostre idee di Buona scuola?". Va all'attacco anche Susanna Camusso, secondo cui gli emendamenti al ddl scuola approvati dalla commissione della Camera "non modificano la sostanza". "Cambiamento sì, ma non come vorrebbe il governo", twitta il segretario generale della Cgil durante l’incontro. E dopo il vertice i sindacati dichiarano guerra al governo: "Al di là della cortesia formale, è stato un incontro di carattere puramente rituale in cui Palazzo Chigi non ha manifestato alcun impegno a modificare i nodi cruciali della riforma che riguardano l’assunzione diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici e la perdita della titolarità di cattedra per gli insegnanti relegati in albi territoriali.

Se il governo non fermerà il cammino del disegno di legge, andremo dritti verso il blocco degli scrutini", ha affermato Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.

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