Sull'auto killer 4 bimbi rom. Alla guida c'era un 13enne

Trovati grazie alle magliette riconosciute nei filmati. Fermati al campo di via Selvanesco. Non imputabili, per ora tornano nelle loro famiglie

Sull'auto killer 4 bimbi rom. Alla guida c'era un 13enne
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Più che uno stanziamento rom privato - e quindi di proprietà dei nomadi di origine bosniaca non stanziali che lo occupano dopo averlo regolarmente acquistato - un qualunque cortile spelacchiato tra erba e piante oppresso dall'afa ai margini della grande città. Qualche roulotte sparsa qua e là, bambini che corrono a piedi nudi tra la terra e i rifiuti, le loro madri e le nonne indaffarate, un odore acre di cibo non identificabile, neanche un uomo adulto a volerlo cercare con la lente d'ingrandimento. Via Selvanesco, estrema periferia Sud di Milano, tra i quartieri Gratosoglio e Case Nuove, è un indirizzo arcinoto a chi si occupa di cronaca, nomadi e degrado alle porte di Milano anche perché vicinissimo a un insediamento abusivo "storico" della città, quello dei nomadi di via Chiesa Rossa. Lunedì sera intorno alle 19 gli investigatori della Polizia Locale, guidati dal comandante Gianluca Mirabelli, erano già lì.

Dopo neanche sette ore dall'investimento mortale che aveva scosso l'intera comunità milanese della pensionata 71enne Cecilia De Astis, travolta sempre al Gratosoglio, in via Michele Saponaro (appena due chilometri da via Selvanesco), intorno a mezzogiorno, da una Citroën DS bianca rubata sulla quale viaggiavano 4 ragazzini, subito scappati dopo lo schianto senza soccorrerla. La ricerca di quei bambinetti in fuga, responsabili di una tragedia molto più grande di loro, era già finita, anche se il blitz nel campo e la loro identificazione scatterà dodici ore più tardi, ieri mattina alle 7, con una cinquantina di vigili entrati in forze in quel campo rom per individuare i piccoli pirati della strada, tre ragazzini e una ragazzina tra gli 11 e i 13 anni che, sporchi e incapaci di parlare una parola d'italiano, li hanno seguiti docili al comando, accompagnati dalle madri. Si tratta di una 11enne nata a Vizzolo Predabissi (Mi), del fratello di 12 anni appena compiuti, di un 13enne nato a Milano - e che al momento dell'incidente si trovava al volante - e di un 11enne. Per il momento i ragazzini non hanno fatto che parziali ammissioni ma gli investigatori non disperano in merito. Non avendo ancora compiuto i 14 anni, nonostante l'accusa di omicidio stradale, però, nessuno di loro è imputabile e su disposizione della Procura dei Minori al momento sono stati riaffidati ai genitori. Non è escluso tuttavia che nei prossimi giorni nei loro confronti vengano presi ulteriori provvedimenti.

Le immagini di videosorveglianza che hanno immortalato i ragazzini sono state determinanti per l'inchiesta-lampo della Locale. Andando a ritroso sui fotogrammi che ritraggono i minorenni, infatti, i vigili hanno scoperto che i quattro sono arrivati al Gratosoglio domenica in serata e lì hanno aperto la Citroën parcheggiata in strada in via Fratelli Fraschini e appartenente a quattro ragazzi francesi appena arrivati da Strasburgo in vacanza a Milano, alloggiati in un B&B della zona. Hanno così sottratto le valigie lasciate dai turisti in macchina e le hanno portate al campo rom di via Selvanesco. Una volta lì, tra i pc e i tablet contenuti nei trolley (materiale poi ritrovato tutto ieri all'alba durante la perquisizione dell'insediamento) i ragazzini hanno rinvenuto anche le chiavi di riserva della Citroën. Così sono tornati all'auto e hanno rubato anche quella, abbandonandola per la notte non lontano dal campo. La mattina successiva, cioè lunedì, sono tornati a prenderla e hanno guidato fino a via Saponaro, dove hanno investito la povera Cecilia De Astis.

I vigili si sono mossi con sicurezza nel veloce svolgimento della loro inchiesta dopo aver osservato le magliette, tutte uguali, indossate dai tre maschi del gruppetto di giovani rom bosniaci che apparivano nei filmati.

Dopo una serie di ricerche hanno scoperto che quelle specifiche t-shirt, che avevano un disegno particolare, erano in vendita a meno di due euro ciascuna in un grande e notissimo centro commerciale sempre a Sud della città dove, in effetti, è emerso che i camper di rom si recano spessissimo per fare approvvigionamento di viveri e altro. Da lì l'appostamento già dalla serata di lunedì davanti all'insediamento via Selvanesco e il blitz di ieri all'alba del personale del Radiomobile e dell'Unità operativa della Polizia Locale di Milano.

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