Il boom dei mutui è anche un riflesso dell'inversione di tendenza registrata dal mercato immobiliare. Dopo sette anni di cali, il 2014 si è concluso con un aumento tendenziale delle compravendite dell'1,6% sull'anno precedente a quota 594.431 unità. Il trend è favorito dal calo dei prezzi degli immobili: l'anno scorso la flessione media è stata del 4,2%, dato che sale all'11% considerando il quinquennio 2010-2014. Tale andamento è una diretta conseguenza dell'aumento del carico fiscale sugli immobili, principale responsabile della loro svalutazione. Il carico sulla casa, denuncia Confedilizia, è passato dai 9,2 miliardi del 2011 ai circa 25 miliardi dell'anno scorso a causa dell'introduzione di Imu e Tasi. Ecco perché quando si acquista un immobile è bene informarsi adeguatamente sulla categoria catastale cui appartiene perché, oltre agli oneri del mutuo, bisognerà versare tasse per migliaia di euro che assottiglieranno il reddito disponibile.
La riforma del catasto, infine, non promette nulla di buono per gli abitanti delle grandi città: le rendite, infatti, saranno progressivamente adeguate al valore di mercato.È il valore in miliardi di euro del gettito di Imu e Tasi nel 2014, circa tre volte maggiore del 2011
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