Tagliato il gas Ue. Bruxelles prepara gli stock comuni (e 200 miliardi)

Gazprom: Kiev ha lasciato solo un ingresso, flussi ridotti di un terzo. L'ipotesi: riserve da condividere tra i 27. Sul Financial Times le bozze del piano in 5 anni per l'indipendenza energetica da Mosca

Tagliato il gas Ue. Bruxelles prepara gli stock comuni (e 200 miliardi)

Indipendenza energetica dalla Russia entro il 2027. Eccolo l'obiettivo della Commissione europea, già al lavoro sul Repower Eu, un piano da 195 miliardi di euro. Il progetto sarà presentato ufficialmente il 18 maggio a Bruxelles ma Financial Times e Bloomberg hanno anticipato i contenuti delle bozze. Il piano prevede un aumento della produzione di energia pulita, con la proposta di far salire il target dal 40% attuale al 45% entro il 2030, ma il progetto contempla anche la riduzione dei consumi di almeno il 13%, rispetto all'attuale 9% e alle stime del 2020. Raddoppio degli impianti fotovoltaici entro il 2028 e accelerazione nella realizzazione dei parchi eolici. Infine la creazione di corridoi (da Nord, Mediterraneo e Ucraina) per l'idrogeno green.

Si tratta di un percorso ambizioso, ravvicinato nel tempo ma ancora troppo lontano, di fronte all'emergenza creata dalla guerra in Ucraina. Ecco perché, nel frattempo, il Consiglio europeo ha già cominciato a muoversi sul modello dell'emergenza Covid, utilizzando il metodo usato per le trattative sui vaccini. L'obiettivo più immediato dell'Europa è creare stock comuni di gas, in modo da garantirsi l'80% degli approvvigionamenti per il prossimo inverno e il 90% dall'anno successivo, e poter condividere le forniture tra Stati membri «in uno spirito di solidarietà», evitando di lasciare i Paesi più piccoli in balìa dei mercati internazionali. È in quest'ottica che, dopo un accordo raggiunto ieri, il Consiglio europeo avvierà le procedure per giungere a un'intesa con l'Europarlamento e introdurre regole condivise sullo stoccaggio del gas. L'intesa è stata trovata in seno al Coreper, l'organo che riunisce gli ambasciatori dell'Ue, proprio mentre a Bruxelles si fatica, invece, a trovare un accordo sul blocco delle importazioni di petrolio dalla Russia, il sesto pacchetto di sanzioni. Il mandato prevede che gli Stati senza strutture di stoccaggio avranno accesso alle riserve in altri Paesi membri e dovranno condividere l'onere finanziario degli obblighi di riempimento. Per evitare che, dall'esterno, qualcuno metta lo zampino sulle infrastrutture critiche, sarà necessaria una certificazione obbligatoria per tutti i gestori dei sistemi di stoccaggio, in modo da escludere rischi su approvvigionamento energetico o altri interessi essenziali per la sicurezza.

I tempi stringono ed è necessario prepararsi con anticipo a ogni possibile scenario e sviluppo della guerra in Ucraina, compreso il taglio delle forniture, specie dopo il ridimensionamento dell'arrivo di gas russo annunciato martedì, e avvenuto già ieri attraverso Sokhranivka, il punto di accesso della rotta di transito verso l'Europa, per decisione dell'operatore della rete del gas naturale ucraino, che ha parlato di questioni di sicurezza legate al conflitto, ossia di «interferenze delle forze di occupazione russe». Secondo i dati di Snam, il gestore delle reti italiane, i flussi al punto di ingresso di Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia, ieri erano già in diminuzione rispetto a martedì dopo la chiusura di un tubo. Ma la riduzione delle forniture da Est a Tarvisio è stata compensata da un incremento da Nord a Passo Gries.

Dalla Russia, intanto, arrivano rassicurazioni. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha spiegato che Mosca rimane impegnata nell'adempimento degli accordi per le forniture del suo gas. «La Russia ha sempre adempiuto in modo affidabile e intende continuare ad adempiere ai propri obblighi contrattuali, si è impegnata a rispettare gli obblighi contrattuali», ha dichiarato Peskov.

«La parte ucraina ha annunciato alcune condizioni di forza maggiore» per motivare la decisione, ha spiegato il portavoce. «Abbiamo già sentito da Gazprom che nessuna notifica e spiegazione sulla causa di forza maggiore è stata fornita», ha aggiunto in maniera polemica.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica