Coronavirus

Tajani: "Pronti a collaborare, ma il governo ci coinvolga di più"

Secondo Antonio Tajani solo una forte collaborazione tra maggioranza e opposizione "può salvarci" dall'emergenza dettata dalla pandemia del coronavirus

Tajani: "Pronti a collaborare, ma il governo ci coinvolga di più"

"Noi siamo disposti a dare il nostro contributo, ma serve un tavolo politico con Conte e i leader dell'opposizione per confrontarsi sulle grandi decisioni strategiche". Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, intervistato dal Corriere della sera, si dice pronto a collaborare col governo al quale, però, chiede un maggior coinvolgimento nelle decisioni.

Secondo l'ex presidente del Parlamento europeo è necessario che, oltre al coordinamento parlamentare previsto, vi sia anche un "luogo di confronto tra il ministro Gualtieri e i responsabili economici dei nostri partiti". Ma non solo. "In più, serve che ogni provvedimento sia affidato a due relatori, uno di maggioranza e uno di opposizione", aggiunge Tajani che, in ogni caso, esclude qualsiasi ipotesi di governissimo. "Noi adesso pensiamo solo all'emergenza, non speculiamo, non facciamo trame né polemiche - dice parlando dell'ipotesi di Mario Draghi a Palazzo Chigi - e farebbe bene anche la maggioranza ad evitarle, come è successo invece con gli attacchi a Gallera, che sta facendo il suo lavoro in prima linea". Tajani chiede un coinvolgimento vero da parte del governo giallorossi guidato da Giuseppe Conte non per bon ton istituzionale, ma per aiutare l'Italia "che come ha detto benissimo Draghi ha bisogno di grandi iniezioni di liquidità per salvare l'economia". La situazione del Paese, infatti, è drammatica e, secondo Tajani, vi saranno rischi altissimi non solo sul piano sanitario ed economico, ma "anche sociale se la gente finirà per non avere nemmeno più soldi per fare la spesa".

Ed è per questo motivo che Forza Italia propone"una manovra più incisiva" e, in vista del prossimo decreto che si voterà il 2 aprile, ipotizza di mettere sul piatto del "nuovo scostamento di bilancio" si mettano a disposizione 50 miliardi anziché 25. "Poi, bisognerà immettere altri 25 miliardi dopo l'estate, visto che il settore del turismo sarà in grande sofferenza", sottolinea Tajani che, anche stamane, ha criticato sui social l'Ue. "Un' Europa pavida, come quella che si è vista ieri, sarà travolta dal coronavirus", ha twittato il videpresidente di Fi. E ancora: "Mentre si muore e l'economia precipita, vengono rinviate le decisioni fra due settimane. L'egoismo masochista dei rigoristi è miope e pericoloso per tutti". Un concetto già espresso e articolato anche sulle pagine del Corriere dove accusa i Paesi del Nord di essere ancora legati alla stagione dell'austerity, anche se ora "è cambiato il mondo" perché ci troviamo dinanzi a "una pandemia che colpisce tutti" e i vecchi schemi non sono più validi. "La presidente della Commissione von der Leyen e ora anche la Lagarde sembrano aver capito l'importanza di eurobond e liquidità, altri Stati ancora no, ma bisogna seguire quella strada. Altrimenti, lo dico da europeista, il nemico comune non lo sconfiggiamo e l'Europa non ha futuro", osserva Tajani che chiosa : "La parola è sempre una: collaboriamo.

È l'unico modo per salvarci".

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