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Tajani sprona l'Ue: "Stop egoismi, ora un patto europeo per gli sbarchi"

Il ministro degli Esteri conferma la linea sulle Ong: "Accogliere malati e bambini, ma dobbiamo sapere chi c'è a bordo e da dove vengono"

Tajani sprona l'Ue: "Stop egoismi, ora un patto europeo per gli sbarchi"

Gestire la questione immigrazione in maniera condivisa, accogliere i migranti che si trovano in condizioni di emergenza a bordo delle navi e mantenere la linea dura contro le Ong. È questa la rotta tracciata da Antonio Tajani, che il 14 novembre prenderà parte al vertice con i ministri degli Esteri dei Paesi Ue. Quella sarà l'occasione per ribadire a gran voce un concetto molto chiaro: "Serve un patto a livello europeo per la gestione degli sbarchi e delle rotte dei migranti".

L'appello di Tajani all'Ue

Il titolare della Farnesina sarà dunque chiamato ad affrontare il tema immigrazione assieme ai suoi omologhi, a cui verrà sottolineata la posizione dell'Italia nell'ambito dell'arrivo sulle nostre coste. Per Tajani il punto non riguarda tanto il singolo Stato deputato a intervenire, ma è incentrato su un problema di legittimità e di strategia "che non può essere a carico solo dell'Italia, della Grecia o della Spagna".

Il ministro degli Esteri, intervistato da Il Messaggero, ha pertanto chiesto all'Unione europea di affrontare il nodo di assoluta attualità e di provare a sbrogliarlo in maniera coordinata: "La Ue deve battere un colpo, superando gli egoismi". L'esponente di Forza Italia ha inoltre fatto sapere di trovarsi d'accordo con la linea Piantedosi: "La priorità è accogliere i fragili, i malati, i bambini e le donne incinte. Non possiamo trasformare il Mediterraneo in un cimitero ma noi dobbiamo sapere chi c'è a bordo, da dove vengono, dove sono stati presi".

Tajani ha rimarcato che la responsabilità ricade sui comandanti, a cui spetta il compito di rispettare le regole in vigore. "Non possiamo agire sugli Stati, ma su di loro sì", ha specificato. Evocando l'intervento della magistratura "laddove si configurasse un reato in acque italiane". Per il titolare della Farnesina occorre anche stringere accordi con i Paesi da cui partono i migranti: "Il mercato degli esseri umani va fermato. Altra cosa è l'immigrazione regolare di chi viene in Italia per studiare o per lavorare".

Molteni: "Dignità e sovranità"

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha messo in atto una strategia ben precisa: da una parte prestare soccorso ai migranti che versano in condizioni di difficoltà per le cure mediche del caso; dall'altra evitare di accogliere indistintamente tutte le persone a bordo delle Ong. Una linea di unità e fermezza che ha trovato il plauso pure del sottosegretario Nicola Molteni: "Stiamo ridando all'Italia dignità e sovranità".

La nave Humanity 1 è a Catania: sono stati fatti sbarcare bambini, donne e fragili mentre gli uomini adulti senza problemi medici restano a bordo. La linea del governo resterà questa. "Chi è crudele e disumano, come dicono quelli delle Ong, sono gli scafisti.

L'Italia non può diventare il campo profughi d'Europa", ha affermato Molteni in un'intervista a Libero.

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