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Tangenti e riciclaggio negli appalti pubblici Indagato deputato Ncd

Ipotesi di corruzione tra funzionari e politici. Nella rete Marotta e l'ex sottosegretario Pizza

Tangenti e riciclaggio negli appalti pubblici Indagato deputato Ncd

Roma Ancora tangenti e traffici illeciti tra politici, faccendieri, funzionari pubblici e imprenditori per spartirsi gli appalti. A doversi difendere dall'accusa di aver agito da intermediario c'è anche un parlamentare, Antonio Marotta, del Nuovo Centrodestra, che si è salvato dall'arresto perché il gip ha escluso per lui il reato di associazione per delinquere ipotizzato dalla Procura di Roma ed ha riqualificato la presunta corruzione come traffico di influenze illecite.

Le figure centrali dell'organizzazione sono Alberto Orsini e il faccendiere capitolino Raffaele Pizza, fratello di Giuseppe Pizza, che è stato sottosegretario all'Istruzione dal 2008 al 2011 ed è proprietario dello storico simbolo della Democrazia Cristiana. Il primo è stato arrestato, il secondo è indagato per riciclaggio. Raffaele Pizza, secondo gli inquirenti, costituiva lo snodo tra il mondo imprenditoriale e quello degli enti pubblici, ai vertici dei quali, grazie ai suoi legami stabili con la politica, riusciva a piazzare persone a lui vicine e dunque sensibili alle sue richieste. Nella sua rete di relazioni ci sono «influenti uomini politici, spesso titolari di altissime cariche istituzionali». E grazie a questi legami poteva porsi come intermediario per aiutare gli imprenditori ad aggiudicarsi le gare pubbliche. Pizza avrebbe utilizzato uno studio accanto al Parlamento per ricevere denaro di illecita provenienza, occultarlo e smistarlo. Attività nella quale, almeno in un caso, i pm ritengono sia stato aiutato da Marotta. Il deputato avrebbe percepito denaro anche per il suo «interessamento» alle indagini, avendo prospettato la possibilità di influenzarle in senso favorevole agli indagati grazie alle sue conoscenze in ambito giudiziario e all'interno della Finanza. Ai suoi Marotta ha garantito di essere estraneo alla vicenda e Alfano ha detto di essere convinto che riuscirà a dimostrare la sua innocenza. Dello stesso avviso il collega di partito Fabrizio Cicchitto, che ieri in direzione Ncd ha perso la pazienza di fronte alle domande dei cronisti: «Fate semplicemente schifo, venite qui solo per questo».

Sono 24 in tutto gli arresti eseguiti ieri per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, corruzione, riciclaggio, truffa ai danni dello Stato e appropriazione indebita. Tra le persone in manette anche due impiegati dell'Agenzia delle Entrate di Roma che venivano utilizzati per «ammorbidire» eventuali controlli fiscali e agevolare pratiche di rimborso delle imposte. Gli investigatori hanno sequestrato più di 1,2 milioni di euro tra immobili, conti e quote societarie. Negli anni gli indagati hanno movimentato oltre 10 milioni di euro.

Tra gli appalti nel mirino della Procura c'è quello per la gestione del call-center unico Inps-Inail: l'affidamento sarebbe avvenuto in maniera regolare, ma poi nella distribuzione di lavori e subappalti il gruppo avrebbe realizzato tutta una serie di false fatturazioni e frodi fiscali per generare denaro extra contabile poi usato per tangenti, riciclaggio e finanziamento illecito ai partiti. PaTa

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