Tartassato dal fisco, scompare in India il "signore" del caffè

Siddhartha è ricchissimo, l'ultima volta è stato visto su un ponte

Tartassato dal fisco, scompare in India il "signore" del caffè

Il buio e i pensieri che non si staccano di dosso anche se fuori tutti vedono luccicare. V. G. Siddhartha, il «re» del caffè indiano è uno degli uomini più ricchi dell'India e l'altra sera, mentre viaggiava da Bangalore verso Mangalaluru, ha fatto fermare la sua auto vicino al fiume Nethravathi ed è sceso. «Faccio una passeggiata, tu aspetta qui». All'autista deve essere sembrato parecchio strano; fuori non si vedeva niente perchè non c'era niente e una passeggiata da quelle parti non si fa neppure per schiarirsi le idee come gli aveva detto, ma parlare sembrava come contraddire il capo e allora meglio aspettare lì in silenzio.

Due ore dopo è stato proprio l'autista a chiamare la polizia e lanciare così l'allarme. «Il mio signore ha voluto che fermassi l'auto ed è sceso. Mi ha detto che voleva fare due passi. Non l'ho più visto ritornare e ho chiamato voi». È subito scattata una massiccia operazione di ricerca che è tutt'ora in corso, centinaia di uomini, tra agenti di polizia e volontari e sub si sono mesi sulle tracce del fondatore di una delle catene di caffè più estese del mondo, Café Coffee Day, fondata nel 1996 che conta oltre 1700 negozi in tutta l'India. Alle ricerche stano partecipando anche pescatori e sommozzatori visto che l'ultimo avvistamento è avvenuto vicino al fiume Nethravathi, nei dintorni delle città di Mangalore ma dell'imprenditore si sono perse le tracce e molti temono un gesto estremo. Eppure, visto da fuori sembrava una vita invidiabile. Ricchezza solida quella di Siddhartha, accumulata da generazioni, questione di famiglia, leader del commercio del caffè indiano da oltre 130 anni che possiede oltre 12 mila ettari di piantagioni, e attraverso la società Amalgamated Bean Company(ABC) è il primo esportatore indiano di caffè verde. Una scomparsa nel paese che sta facendo grande clamore, un mistero a cui nessuno al momento è in grado di dare soluzione. Eppure, sotto a quel manto dorato, si intravedono le crepe. E c'è chi dice che qualcosa ultimamente è cambiato. Numerosi media hanno pubblicato una lettera che Siddhartha, sessantenne, marito di una delle figlie dell'ex governatore dello Stato del Karnataka S. M. Krishna, aveva indirizzato nei giorni scorsi ai consiglieri di amministrazione della società per informarli di difficoltà finanziare ma, sopratutto, per denunciare lo stress causato dall'insistenza dell'agenzia del Fisco.

L'organismo dal 2017 ha torchiato le sedi della società con una serie di controlli e con un atteggiamento definito persecutorio. «Ho lottato a lungo, ora sento che non ne posso più». Siddhartha si sentiva «tartassato dal fisco», peggio ancora: «perseguitato».

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