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Tav, Forza Italia smonta il governo: "Va fatta, porta progresso e benefici"

Per Forza Italia, l'opera pubblica dell'altà velocità va completata. E Tajani avverte: "Farla o non farla ha lo stesso costo"

Tav, Forza Italia smonta il governo: "Va fatta, porta progresso e benefici"

"Tav: sì, no, forse. In queste ore ne stiamo sentendo davvero delle belle. E credo sia arrivato il momento di dire chiaramente agli italiani che la fantomatica analisi costi-benefici è una fake news, una bufala appaltata ai comitati no Tav, priva di valore effettivo". Lo ha scritto sul suo profilo Facebook, in queste ore, Mariastella Gelmini, presidente del gruppo Forza Italia alla Camera. Che ha poi aggiunto: "La Torino-Lione è un'opera che serve all'Italia. Non farla costa di più in opere di ripristino e penali che, comunque, pagherebbero i cittadini. I grillini si scordino di mettere ancora le mani nelle tasche degli italiani, Salvini tragga le conclusioni".

Tajani: "Tav fondamentale per la crescita del Paese"

"L'Italia deve scegeliere se fare o non fare la Tav, realizzarla o non realizzarla costa uguale. Ora il governo deve scegliere per spendere tre miliardi per completare l'opera o tre miliardi per non farla". A dichiararlo, in un'intervista al Tg5, è stato il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani. Che ha poi confermato: "Come presidente ed ex commissario alle Infrastrutture e Trasporti ho fatto un sopralluogo nei cantieri della Tav: quella infrastruttura è fondamentale per la crescita dell'Italia e per tenere collegati, non solo Torino e il Piemonte, ma tutta l'Italia alla Francia e al resto d'Europa e comporterebbe una forte riduzione dell'inquinamento".

Le critiche (anche a Salvini) di Mara Carfagna

Molto critica sull'esecutivo giallo-verde anche Mara Carfagna, vice presidente della Camera e deputata di Forza Italia, che su Twitter ha scritto: "Riepilogando: uno è no Tav, l'altro sì Tav. Uno difende Maduro, l'altro è contro i regimi comunisti, il primo è per fermare tutte le trivelle, l'altro le vuole. Il M5S annuncia il ritiro delle truppe dall'Afghanistan, la Lega denuncia i rischi di questo modo di fare. Domanda: su cosa vanno d'accordo, a parte l'aumento delle tasse e il perdere tempo?".

Bernini: "Sul Tav il tempo stringe"

Su un posizione molto simile si schiera anche la capogruppo di Forza Italia al Senato, Anna Maria Bernini. Che, in queste ore, ha dichiarato: "Dietro gli insulti da osterie che Di Maio e il suo socio antagonista Di Battista hanno scagliato contro Salvini (intenzionato ad andare avanti con il Tav) non vorremmo si nascondesse uno squallido baratto, una proposta scellerata. Salvini dovrebbe rinunciare alla Tav in cambio del no grillino all'autorizzazione a procedere sulla vicenda Diciotti? Stavolta si toccano nervi scopertissimi nei due contraenti e l'una o l'altra soluzione non appagherebbe sul piano politico nessuno dei due". L'esponente, sull'alta velocità, ha anche aggiunto: "Il tempo stringe, perché sull'autorizzazione a procedere la pratica dilatoria messa in campo dai grillini per la Tav non è praticabile. Entro il 23 febbraio capiremo come si concluderà, almeno in Giunta, questo grande pasticcio italiano". Bernini ha poi concluso: "Noi abbiamo il dovere di ribadire che la Tav va assolutamente realizzata per non danneggiare il Paese e che l'autorizzazione a procedere contro Salvini va respinta per salvare la democrazia e le prerogative della politica molto più importanti delle folli ideologie grilline che stanno affossando l'Italia".

Gasparri contro i pentastellati

Sulla stessa linea sembra essere anche Maurizio Gasparri che, su più fronti, accusa i pentastellati: "I grillini vogliono chiudere Tav e cantieri, inneggiano a un massacratore come il venezuelano Maduro, vogliono droga legale e tassa patrimoniale. Forza Italia vuole fermare un governo che ci ha portato alla recessione e vuole cantieri aperti per far crescere occupazione e imprese".

Malan: "Basta parole e oscuri baratti"

Ma l'ex ministro dell'Istruzione non è stata l'unica esponente di Forza Italia a intervenire sul tema che riguarda l'alta velocità. "Da otto mesi, il ministro Toninelli parla dell'analisi costi-benefici su Tav e altri grandi opere indispensabili all'Italia. Già a luglio, rispondendo a un'interrogazione di Forza Italia, diceva che l'analisi era quasi pronta. È sempre più chiaro che lo studio non ha alcuna serietà e serve solo a guadagnare tempo. La realtà è che tutto è bloccato da trattative sottobanco, foriere di chissà quali compromessi all'interno del M5S e tra il M5S e la Lega". L'accusa arriva da Lucio Malan, vice capogruppo vicario dei senatori di Forza Italia. E ne è così convinto da credere che ci sia "in ballo qualche posto di sottogoverno o alla Rai da spartire, o un ruolo ufficiale a Di Battista per consentirgli di raccontare ancora menzogne come quella sui costi del Tav e chissà cos'altro". L'esponente azzurro ha poi aggiunto: "Nel frattempo, anche la modifica della legittima difesa è bloccata, così come la commissione d'inchiesta sulle banche o sugli orrori del Forteto.

Il governo dell'antipolitica subordina totalmente l'interesse del Paese a meschini compromessi e baratti, tutti rigorosamente portati avanti in segreto e non alla luce del sole in Parlamento, che infatti odiano e vorrebbero esautorare come ha fatto Maduro in Venezuela".

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