Due milioni e mezzo per prevenzione, controllo, videosorveglianza degli istituti scolastici, con tanto di Daspo. Queste le linee guide di «Scuole Sicure», la nuova direttiva del Viminale che contiene gli «indirizzi in materia di attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti» tra i più giovani. Il ministro Matteo Salvini ha spiegato che l'obiettivo primario è quello di allontanare dalle scuole gli spacciatori (definiti «venditori di morte»). I soldi serviranno per potenziare gli impianti di video-sorveglianza, consentire l'assunzione temporanea di più vigili urbani e organizzare campagne informative per i ragazzi. «C'è una preoccupante riduzione dell'età media del consumo di stupefacenti, e le scuole sono un punto di attrazione per i venditori di morte, che noi vogliamo allontanare» ha detto Salvini presentando la direttiva. Per portarla avanti sono state individuate 15 città italiane. I fondi saranno così ripartiti: Roma 727mila euro; Milano 344mila euro; Napoli 243mila euro; Torino 222mila euro; Palermo 168mila euro; Genova 146mila euro; Bologna 98mila euro; Firenze 96mila euro; Bari 81mila euro; Catania 78mila euro; Venezia 66mila euro; Verona 65mila euro; Messina 59mila euro; Padova 53mila euro; Trieste 51mila euro. Altra novità è il Daspo urbano per chi viene pizzicato davanti alle scuole a spacciare. Sulla videosorveglianza nelle scuola Forza Italia si batte da tempo.
«Da 10 anni chiedo di introdurre sistemi di videosorveglianza in asili nido e strutture per anziani e disabili - spiega Gabriella Giammanco, vicepresidente degli azzurri al Senato - Il Piano Scuole Sicure, a sostegno del progetto di videosorveglianza, è in linea con la proposta di legge che ho presentato nel lontano 2008 alla Camera dei deputati e per cui, da allora, lavoro».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.