In quella zona sono abituati a ben altre scosse. Anche per questo il terremoto che ieri è stato avvertito in Molise, ha provocando sì qualche apprensione, ma nulla a che fare col panico. A sentire la terra tremare sono stati anche molti abitanti in zone di confine con la Puglia ma il sisma, di magnitudo 4.2, non ha provocato nessun danno. Secondo quanto comunicato dalla Protezione civile «l'epicentro è stato localizzato ad Acquaviva Collecroce (Campobasso) a 31 chilometri di profondità». In tanti hanno subito chiamato i numeri di emergenza per segnalare l'evento e sono scesi in strada abbandonando le loro abitazioni, ma dopo qualche momento di paura la situazione è presto tornata alla normalità. La scossa è stata registrata alle 11:48. In particolare, il terremoto è avvenuto a un chilometro a sud-est di Acquaviva Collecroce (Campobasso). Altre località a pochi chilometri dall'epicentro sono Palata, Castelmauro, Tavenna, San Felice del Molise e Guardialfiera. A confermare che non si sono segnalati problemi dopo la scossa sono stati anche il governatore uscente della Regione Molise, Paolo Frattura, e il sindaco di Larino, una delle località interessate dall'evento. Racconta Michele Berchicci, sindaco di Palata: «Ero in centro quando ho sentito la terra tremare. La scossa si è avvertita abbastanza forte, la gente è scappata fuori di casa, ma adesso la paura è passata e molti sono rientrati. Ho allertato i vigili per controllare le condizioni di tutta la cittadinanza». Secondo gli esperti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia «il terremoto che ha colpito il Molise non rientra nella sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016 nell'Italia centrale». «Si tratta di un evento nuovo - spiega il presidente Carlo Doglioni -. Anche la faglia segue un comportamento diverso rispetto ai terremoti della sequenza di Amatrice perché è molto più profonda e segue un movimento orizzontale».
L'Ingv ha sottolineato che «l'intensità della scossa è stata 1.500 volte inferiore rispetto a quella del terremoto di magnitudo 6.5 avvenuto il 30 ottobre 2016 a Norcia».
«Eventi di magnitudo simile, ossia compresa fra 4 e 5, in Italia sono circa una ventina ogni anno. Non sono quindi eventi rari, ma meritano comunque una costante attività di controllo e attenzione», ha spiegato Doglioni.
Valutazioni tranquillizzanti sono state inoltre espresse dal sismologo Enzo Boschi: «Il terremoto delle 11:48 in provincia di Campobasso ha una notevole profondità focale di circa 30 km.
Quindi i danni dovrebbero essere minimi o nulli» ha scritto su Twitter.Dai cittadini un gran sospiro di sollievo: «Abbiamo sentito un boato e siamo fuggiti in strada. Le pareto oscillavano, ma i muri per fortuna non sono crollati».
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