Per un Renzi che sparisce, una Renzi che appare, sempre più spesso. E che supplisce (mestiere suo, è insegnante) al premier-marito al momento irreperibile. Mentre il segretario Pd è atteso al Meeting di Rimini, la moglie Agnese ci è già andata. Non da spettatrice ma proprio nei panni di first lady, per incontrare la «grande amica» nonchè sua omologa Rula Ghani, first lady afgana. La moglie riservata, che resta a Firenze con bimbi e nonni, al riparo dalla Roma degli intrighi e dei salotti, ha scoperto che il rango di moglie del primo ministro ha pure il suo fascino.
Dalle prime rare apparizioni nella Capitale, in tribuna al Senato per applaudire il discorso d'insediamento del marito, dal lieve imbarazzo per il pressing dei giornalisti («mollerete?» chiese in uno degli assedi iniziali), la messa domenicale con la famiglia a Pontassieve e le prime paparazzate dei settimanali gossip, via via Agnese si è calata nel ruolo e ha preso confidenza con quel che richiede la parte, nel bene e nel male (le inevitabili disamine sulla forma fisica, magari paragonata alle forme più rotonde della Boschi, e la scelta degli abiti, smanicati per far risaltare le braccia toniche). Specie quando il marito, di norma strabordante tra tweet e dichiarazioni e foto tattiche del fidato Filippo Sensi, non si palesa. Raro, ma può succedere.
Neanche due parole di circostanza a Parigi, nel marzo 2014, alla sua prima uscita da first lady. Solo una visita al Musée d'Orsay, ma non all'Eliseo per non creare imbarazzi al protocollo del neo-single Hollande (appena reduce dallo scandalo Julie Gayet), sempre a debita distanza da cameraman e fotografi. Niente di paragonabile alla padronanza dimostrata lo scorso giugno durante la visita all'Expo di Michelle Obama,, in abito bianco dell'amato stilista (e amico fiorentino) Scervino, e conseguenti servizi sulla «sfida di look» tra le due first lady. Rosso fuoco e tacco alto, non proprio una mise per passare inosservati dunque, sfoggiata per un'altra occasione ufficiale, l'arrivo a Milano di Angela Merkel e marito. Ad Expo lady Renzi è già venuta più volte, anche fermandosi con la figlia per una cucchiaiata di Nutella, proprio dopo l'invito a non mangiarla fatto dal ministro francese Ségolène Royal.
Si è offerta come testimonial per un evento di prevenzione dell'osteoporosi, e in altre iniziative benefiche. Non che avventuri in esternazioni politiche, sempre limitatissime. Discreta, ma sempre meno invisibile. E quando serve, supplente del premier desaparecido .
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