«Le toghe irresponsabili che affossano l'Italia paghino di tasca loro»

«Sembra davvero che facciano di tutto per uccidere l'industria italiana. Come imprenditori non ce la facciamo più, abbiamo passato anni duri, ho visto amici che hanno chiuso capannoni o si sono tolti la vita. E adesso, questa decisione della magistratura assolutamente inaccettabile. Serve una giustizia responsabile, che risponda illimitatamente dei danni che fa al tessuto industriale e all'economia nazionale». L'avverbio («illimitatamente») scelto da Giordano Riello, presidente dei giovani di Confindustria Veneto, non è scelto a caso. «Illimitatamente, certo, con i beni personali del magistrato, come accade per le società dove gli amministratori pagano di persona i loro errori. Non è possibile che i giudici facciano azioni gravi come la chiusura di Fincantieri senza pagarne la minima conseguenza».

I giudici non vogliono sentire parlare di responsabilità civile.

«Vivono di privilegi, se la cantano e se la suonano da soli. Se un imprenditore sbaglia ci rimette soldi, casa, beni e anche la salute. Anche la magistratura deve rispondere delle sue azioni. Forse non si rendono conto della gravità che comporta il blocco di Fincantieri.

Squinzi teme un nuovo caso Ilva.

«Ma paragonata a Fincantieri l'Ilva è una piccola-media impresa! Le dò un dato. Una sola nave da crociera sviluppa almeno due miliardi di euro di volume di business in Italia, 1,5 miliardi di indotto, decine di migliaia di posti di lavoro».

Tutti bloccati dai sigilli del Tribunale.

«E l'hanno chiusa non per rifiuti tossici, ma per rifiuti illeciti, che va bene è grave ma non si può sabotare solo per questo un'azienda fondamentale per l'economia italiana, che dà lavoro a 3mila imprese solo in Friuli Venezia Giulia. Siamo il secondo paese manufatturiero in Europa, il sesto al mondo, sono convinto che il blocco di Fincantieri ci farà perdere sicuramente posizioni».

Dipende da quanto durerà. Da Regione e governo dicono che la soluzione è vicina.

«Lo spero proprio, ma il mio timore è che si trascini per giorni, magari settimane.

Quei giudici dovrebbero rispondere se questa decisione andrà a pregiudicare l'assetto economico delle aziende e le famiglie coinvolte. Stia sicuro che la prossima ci pensano due volte! Scusi eh sono veramente arrabbiato...».

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