Tolosa, con l'auto contro la folla: feriti tre studenti. Una è gravissima

L'attentatore ha confessato di aver agito deliberatamente

Tiziana Paolocci

Rabbia, disperazione, terrore. Ieri la Francia è caduta ancora una volta nell'incubo Isis quando un'auto impazzita è piombata contro i passanti, davanti al liceo Saint-Exupéry di Blagnac, nel dipartimento di Haute-Garonne, vicino Tolosa.

Ma lo spetto dell'ennesimo attentato ha lasciato ben presto il posto allo sconcerto di fronte alla notizia che questa volta, ad aver compiuto il folle gesto che ha ferito tre persone, è stato uno squilibrato.

È accaduto ieri pomeriggio, poco dopo le 16. Davanti all'istituto tecnico commerciale c'erano decine di persone, studenti e semplici passanti, che si trovavano lì per caso. All'improvviso una Clio, a grande velocità, si è lanciata contro i ragazzi. Molti quando hanno visto quel missile impazzito, hanno fatto in tempo a togliersi dalla strada, e se la sono cavata senza nemmeno un graffio. È andata peggio, invece, a tre cinesi, rimasti feriti nella collisione.

La più grave sarebbe una ventitreenne, che è stata immediatamente ricoverata, ma non è in pericolo di vita. Gli altri due, una donna di 22 anni e un ragazzo di 23, sono rimasti feriti in maniera meno seria. Tutti, qualche istante dopo, sono stati soccorsi e trasportati all'ospedale Purpan a Tolosa, mentre davanti al liceo si era creato il caos.

Il conducente dell'auto, Abdellah B, è stato immediatamente bloccato dalle forze dell'ordine. Si tratta di un ventottenne di origini asiatiche, che soffriva di disordini mentali, ed era stato in ospedale fino al dicembre 2016, come riporta la stampa francese. Era anche noto alla giustizia come tossicodipendente e per piccoli reati. «Era stato condannato una decina di volte e attualmente si trovava in libertà condizionale - ha sottolineato ai microfoni di BFM-TV, il procuratore di Tolosa, Pierre-Yves Coilleau - gli era stato imposto un percorso, con obbligo di cura, che stava rispettando».

Al momento del fermo l'uomo non ha opposto resistenza e all'agente che lo ha arrestato ha detto «sono in missione», aggiungendo di aver maturato il suo proposito un mese. Anche se si indaga a 360 gradi, il pm ha dichiarato che al momento la pista del «profilo psichiatrico» sarebbe quella privilegiata, perché il ventottenne non era schedato come pericoloso, E in serata ha ribadito: «Al momento non si sta indagando per terrorismo, anche se non è escluso».

Lunedì ricorre in Francia il secondo anniversario degli attentati di Parigi: il 13 novembre del 2015 un commando jihadista

attaccò diversi locali e la sala concerti Bataclan, provocando 130 morti e circa 350 feriti. Dall'inizio del 2015 sono oltre 240 le persone morte in Francia in attacchi di ispirazione islamista o ispirati allo Stato islamico.

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