Danilo Toninelli ribadisce il "niet" del Movimento 5 Stelle a Silvio Berlusconi. "Non faremo mai alleanze con Berlusconi, che ha fatto fallire il Paese", dice intervistato a Rtl 102.5. E al tempo stesso lancia un messaggio chiaro a Maurizio Martina: "Al Pd invece proponiamo di sederci al tavolo per scrivere un contratto di governo. Spero che i dem facciano un passo avanti, credo che i veti diventeranno qualcosa di diverso".
"(Silvio Berlusconi, ndr) ha fatto fallire il paese e lo dimostrano 24 anni della sua carriera politica. E poi ci sono divergenze politiche enormi. Non siamo autolesionisti". nell'intervista a Rtl 102.5 Toninelli, che da giorni porta avanti con livore la crociata grillina contro il Cavaliere, torna a insistere con il veto pentastellato su Forza Italia. O meglio: sul suo leader. Sulle preferenze (politiche) del Movimento 5 Stelle il capogruppo grillino al Senato non risponde: "Andrei a pestare i piedi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella...". Ma non si tira indietro dal tirare bordate a destra a manca: "Oggi si sta provando che un governo con il centrodestra non può esistere per la presenza di Berlusconi. Qua - ripete in radio - non c'è una preferenza per nessuno, qua bisogna far partire un governo, con chi, conta poco, contano i temi. Ma con Berlusconi - ripete - è impossibile scrivere un patto di governo". In realtà Luigi Di Maio qualche preferenza ce l'ha eccome. E guarda al Nazareno. Il piano è, infatti, di arrivare a stringere un accordo con il Partito democratico, scrivendo appunto "un contratto di governo" su cui, poi, costruire la maggioranza.
Ad oggi, però, il dialogo è tutto in salito. E alcuni analisti danno per possibile un ritorno alle urne. Un'eventualità che non piace ai grillini. "Undici milioni di persone ci hanno votato per realizzare il nostro programma con Di Maio premier - spiega Toninelli a Rtl 102.5 - e noi vogliamo cercare di sfruttare tutte le possibilità per dare un governo a chi ci ha votato. Anche se noi, secondo i sondaggi, siamo quelli che più si avvantaggerebbero dal ritorno alle urne. Ma siamo responsabili". In realtà, secondo i sondaggi Ixè riportati nei giorni scorsi dall'Huffington Post, infatti, il centrodestra unito resta ancora il primo schieramento con il 38,4%. Non solo. Si registra anche una crescita dell'1,4%. E per colmare il gap il capogruppo M5s a Palazzo Madama torna a parlare alla pancia del suo partito esagerando con i toni e passando (come suo solito) agli insulti. "Io ho profondo rispetto per le istituzioni e il Quirinale è uno dei luoghi sacri - dice - la scena di Salvini che leggeva un testo condiviso e Berlusconi dietro che prendeva in giro il centrodestra e anche il suo alleato Salvini, ha 'sfregiato' quel luogo sacro".
Non contento, si mette poi a giustificare Alessandro Di Battista che, nei giorni scorsi, aveva definito Berlusconi "il male assoluto" e paragonato Matteo Salvini al cane Dudù. "Forse poteva anche evitare - dice - ma lui ha sempre utilizzato un linguaggio importante e forte perché noi dobbiamo comunicare con tutti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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