Il sì alla Tav, pur con il voto contrario del Movimento 5 Stelle, e il governo giallorosso, con il via libera della piattaforma Rousseau, sono stati bocconi indigesti per la base grillina di Torino. Che, ingoiati i rospi, ha deciso di boicottare la "MoviFest", consueto appuntamento di partito di metà settembre nel capoluogo piemontese.
Una kermesse nata nel 2012 e che si è sempre tenuta in città, almeno fino allo scorso anno. L'edizione 2019, che era in programma in un parco di Settimo Torinese, non ci sarà. Il Movimento 5 Stelle è in crisi, soprattutto a Torino, dove – per vicinanza geografica con la Val di Susa – risiede lo zoccolo più duro e puro della compagine pentastellata. Qui, infatti, la base non ha digerito il via libera all'Alta Velocità e nemmeno l'alleanza con il Partito Democratico.
E così la delusione ha preso il sopravvento e ha consigliato loro di evitare i consueti festeggiamenti. Anche se la motivazione ufficiale del forfait è la crisi di governo, che impedirebbe agli organizzatori di imbastire al meglio l'evento.
Il Corriere di Torino racconta l'amarezza di un attivista: "Questo non è proprio l’anno giusto, per il prossimo vedremo…". Una frase sibillina e soprattutto sintomatica del "malpancismo" nel popolo M5s.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.