In una giornata di manifestazioni studentesche in varie parti d'Italia, non possono mancare i soliti antagonisti che hanno messo a soqquadro Torino.
"Oggi siamo in piazza perché subiamo l'ingiustizia quotidiana di costi economici insostenibili per studiare - dice uno studente all'Ansa -. La manovra finanziaria annunciata dal governo ignora i problemi degli studenti, non prevede maggiori risorse per il diritto allo studio né per la qualità della formazione o per la ricerca. Da Nord a Sud, saremo in stato di agitazione permanente nelle scuole e nelle università finché non avremo risposte risposte concrete dal governo nazionale mentre ad oggi Bussetti rifiuta di incontrare le rappresentanze studentesche". Peccato che la loro manifestazione "pacifista" sia finita col bruciare i fantocci di Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
Circa 200 partecipanti alla manifestazione, infatti, hanno cercato di attirare maggiormente l’attenzione su di sé con gesti plateali mettendo sul fuoco i manichini dei due vice premier. E dopo il folle gesto, arriva il commento di Matteo Salvini: "E sarei io a seminare odio. Questi democratici studenti, coccolati dai centri a-sociali e da qualche professore sinistro, avrebbero bisogno di molte ore di educazione civica a scuola e di piú attenzione da parte dei genitori.
Forse capirebbero che BRUCIARE in piazza il manichino di Salvini, e di chiunque altro, o appenderne ai lampioni le immagini è cosa schifosa. Per ora sono stati identificati e denunciati. Ma, si sa, per loro è sempre colpa di Salvini".
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