Salvini chiede più sicurezza. E Casarini lo insulta

Matteo Salvini traccia i contorni della prossima campagna elettorale sul tema della sicurezza. E da sinistra le ong sanno solo insultare

Salvini chiede più sicurezza. E Casarini lo insulta

Caduto il governo e sciolte le Camere, ora è tempo di campagna elettorale. I partiti avranno 70 giorni per convincere gli italiani a votarli e così nessuno ha perso tempo, in quella che a memoria è la prima campagna elettorale estiva per elezioni autunnali. Il 25 settembre si torna alle urne per rinnovare il parlamento e da lì uscirà la nuova formazione di governo del nostro Paese, pertanto è naturale che i partiti, in questa campagna flash, puntino dritti su quelli che sono i loro cavalli di battaglia. Lo fa la sinistra e lo fa la destra ma, in quest'ultimo caso, s'alzano subito gli insulti. Il primo destinatario di una reazione scomposta da parte della sinistra è Matteo Salvini, attaccato da Luca Casarini di Mediterranea Saving Humans per aver chiesto maggiore sicurezza per l'Italia.

"Tornare a difendere i confini italiani dopo i ripetuti fallimenti della Lamorgese: lo farà il prossimo ministro dell'Interno. Voi che ne dite Amici?", ha scritto Matteo Salvini in un post pubblicato sui social con l'immagine di uno sbarco. Un tema che sarà parte del programma della Lega e di Fratelli d'Italia nelle prossime elezioni, seguendo anche le richieste di larga parte del Paese che chiede un maggiore controllo e selezione per gli ingressi, al pari di ciò che avviene negli altri Paesi europei. Ma la volontà di rendere l'Italia un Paese con più sicurezza, anche aumentando i controlli sulle coste contro l'invasione dal mare, non è andata già a Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans, parte di quella rete di navi ong che traghettano i migranti nel nostro Paese con la pretesa di un porto sicuro.

E, infatti, ecco che a stretto giro è arrivata la reazione di Casarini, in un messaggio che ha contorni ambigui: "Ci vediamo presto pallone gonfiato". Non è chiaro a cosa si riferisca Casarini quando dà appuntamento a Matteo Salvini. Quel che è certo è che da sinistra hanno già iniziato ad avvelenare la campagna elettorale, chiudendo la porta a qualunque tipo di dialogo su temi che non riguardano strettamente la loro sfera politica. Tuttavia, si ricorda che stando ai dati ufficiali diramati dal ministero dell'Interno nel suo bollettino quotidiano, dall'inizio dell'anno nel nostro Paese ci sono stati 33.959 sbarchi registrati fino al 21 luglio.

Nello stesso range temporale, lo scorso anno, i migranti in arrivo nel nostro Paese furono 25.149. Una differenza di 8.810 che è destinata ad aumentare nelle prossime settimane, quando ci sarà il picco degli sbarchi sulle coste italiane.

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