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Ius soli, Toscani va all'attacco: "Salvini non vuole? Fatelo..."

Il fotografo sale sul carro di Letta: "Piuttosto chiediamo agli stranieri se vogliono essere italiani. Con questo Paese.."

Ius soli, Toscani va all'attacco: "Salvini non vuole? Fatelo..."

Non risparmia frecciate nei confronti del Partito democratico e dell'accozzaglia di anime politiche che convivono al suo interno, Oliviero Toscani, ma al contempo si dice entusiasta del fatto che lo Ius Soli sia tornato finalmente alla ribalta. Oltre a ciò, tuttavia, come suo solito, calca ulteriormente la mano arrivando a chiedersi se davvero gli innumerevoli extracomunitari presenti sul territorio nazionale sarebbero felici di diventare italiani vista la pochezza del Paese in cui sono ospitati.

Ma come vede il celebre fotografo radical chic la scelta di affidare il Pd nuovamente nelle mani di Enrico Letta? Proprio quell'Enrico Letta silurato da Matteo Renzi il quale, fino a pochi giorni prima della pugnalata alle spalle dell'ex collega di partito, continuava a rassicurarlo. Un episodio divenuto celebre, che lo stesso Oliviero Toscani vuole ricordare nel momento in cui commenta la scelta del neosegretario. "Spero che dopo lo 'stai sereno' abbia capito come tirare i fulmini, che abbia capito che non deve stare sereno sennò verrà fregato".

Le grane del Partito democratico, tuttavia, sono ben altre, e prescindono da chi si trova al timone. "Il problema non è Letta ma questo Pd. Ci sono i democristiani, i comunisti diventati democristiani e i democristiani diventati comunisti", spiega il fotografo all'AdnKronos. Un vero e proprio guazzabuglio la compagine di centrosinistra, all'interno della quale è difficile cogliere un pensiero dominante e, soprattutto, comune. "È un insieme di tanti residuati bellici politici che sicuramente non andranno mai d'accordo", attacca ancora senza troppi giri di parole.

"Voglio rilanciare lo Ius soli" ha promesso Letta ai suoi. Si tratta di una "norma di civiltà. Io sarei molto felice se il governo di Mario Draghi fosse quello in cui dar vita alla normativa dello Ius soli". Un concetto ribadito con energia dal neosegretario dem, cosa che aveva scatenato le reazioni positive di Liberi e Uguali e grillini e le critiche di Matteo Salvini."Lo Ius Soli è una priorità italiana", dichiara il fotografo. Gli extracomunitari "sono dei nostri concittadini, vanno a scuola, parlano la nostra lingua e sono nati qua. Piuttosto chiediamogli se veramente vogliono essere italiani, in un paese dl genere non ne sarei così sicuro".

Sulle critiche da parte del segretario del Carroccio, Toscani così commenta:"Salvini vada in spiaggia al Papete. Quando avrà pieni poteri potrà fare quello che vuole, per ora per fortuna non li ha. Per fare un giusto Governo bisogna ascoltare Salvini e fare esattamente l'opposto". "Penso che Draghi lo abbia preso per questo per capire cosa deve fare e cioè il contrario di quello che dice Salvini", affonda ancora il fotografo.

A schierarsi a sostegno del ritorno dello Ius soli, non soltanto Toscani, ma anche diverse personalità da sempre a favore della cittadinanza ai cittadini stranieri. Il primo è stato il capomissione di Mediterranea Luca Casarini che, ai microfoni di AdnKronos, ha manifestato entusiasmo nei confronti del programma di Letta, augurando al nuovo segretario del Pd di raggiungere i propri obiettivi. "L'unica cavolata la dice invece il solito Salvini, quando per contrastare lo Ius Soli grida 'prima gli italiani'. Sono infatti assolutamente italiani quel milione di ragazze e ragazzi nati e cresciuti qui, che vivono qui e studiano nelle nostre scuole, ma non hanno ancora la cittadinanza", ha dichiarato. E ancora: "Salvini e l'estrema destra stanno discriminando italiani, e l'Italia, che senza questa legge di civiltà, rischia di somigliare più all'Ungheria di Orban che alla Francia o alla Germania. Ma forse Salvini e la Meloni questo vogliono...".

Duro anche il commento del senatore del gruppo Europeisti-Maie-Cd, Gregorio De Falco, che sulla propria pagina Facebook si è scagliato a sua volta contro il leader della Lega: "Per Salvini lo Ius soli, tema rilanciato ieri da Enrico Letta, significa 'la cittadinanza facile per gli immigrati'. È efficace: gli bastano sei parole per dimostrare la propria insipienza". Si è fatto sentire anche Monsignor Giancarlo Perego, l'arcivescovo di Ferrara soprannominato il "vescovo dei migranti". Il prelato ha bollato le dichiarazioni dell'ex vicepremier come "strumentali" e "ideologiche" . "Un dato di fatto che il discorso deve essere ripreso per il bene dell'Italia e dei suoi cittadini coniugando la tutela dei diritti, la promozione e l'integrazione sul solco del Papa", ha affermato. Anche Matteo Mauri, rappresentante del Partito democratico, ha voluto dire la sua Facebook:"Il Segretario Enrico Letta ha messo come priorità una nuova legge sulla Cittadinanza dei figli dei non italiani. Condivido al 100%! E guarda caso Salvini e tutta la destra alzano le barricate e il sottosegretario della Lega Molteni oggi dice che la Lega non permetterà che venga approvata una legge così! Che strano eh?!", ha scritto nel suo post.

"E allora io aggiungo che, oltre a fare una nuova Legge sulla Cittadinanza, dobbiamo abolire la Bossi-Fini e fare un nuovo Testo Unico sulle politiche migratorie".

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