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L'attacco vergognoso a Salvini e Meloni sul delitto di Ercolano

I due leader del centrodestra finiti al centro delle polemiche in seguito alla tragedia di Ercolano. Gli sciacalli all'attacco: "Rifletta chi ha teorizzato che è giusto e normale sparare per difendere la propria proprietà"

L'attacco vergognoso a Salvini e Meloni sul delitto di Ercolano

La tragedia di Ercolano strumentalizzata per colpire Matteo Salvini e Giorgia Meloni, a questo, stando a quanto riferito da Il Tempo, sarebbe arrivata la campagna mediatica finalizzata a danneggiare l'immagine dei due rappresentanti del centrodestra. Quanto accaduto nella notte tra giovedì e venerdì scorsi dinanzi alla villetta dell'autotrasportatore Vincenzo Palumbo, ora in stato fermo con l'ipotesi di reato per duplice omicidio, è a dir poco orribile, eppure c'è chi sta utilizzando questa vicenda per gettare fango sui leader di Lega e Fratelli d'Italia.

Sui principali social network, infatti, si sarebbe scatenata una vera e propria campagna diffamatoria nei confronti di Salvini e Meloni, rei di essersi in passato sempre schierati a favore della legittima difesa. I fatti avvenuti all'altezza del civico 27 di via Marsiglia, tuttavia, non hanno nulla della legittima difesa. I giovani Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro (26 e 27 anni) avevano fermato l'auto in quella stradina sterrata per scambiare qualche parola: credendoli dei ladri, il 53enne aveva esploso ben 6 colpi d'arma da fuoco dal balcone di casa, riuscendo a colpire entrambi alla testa.

I ragazzi sono morti sul colpo, e l'uomo ha subito contattato i carabinieri. Sottoposto ad ore di interrogatorio, ha spiegato di aver essere stato destato nel cuore della notte dall’allarme della sua abitazione. Uscito a controllare, avrebbe visto un individuo allontanarsi dalla casa per raggiungere una Fiat Panda bianca già occupata da una persona e col motore acceso. Da qui la decisione di agire. Attualmente la versione di Palumbo è al vaglio degli inquirenti ma, a quanto pare, qualcosa nelle dichiarazioni dell'uomo non starebbe convincendo le autorità.

Si tratta di una vicenda drammatica, che meriterebbe silenzio e rispetto. Ben altro, invece, sta accadendo sui social, dove in queste ultime ore Salvini e Meloni sarebbero finiti al centro di una vera e propria bufera.

Ai due leader del centrodestra, secondo quanto riportato da Il Tempo, viene rimproverato di non aver postato "manco un tweet", e di stare "sempre a dire che la difesa è legittima". Non solo. Salvini e Meloni sarebbero rei anche di non aver commentato la vicenda, scegliendo invece un "assordante silenzio", e di essere "mandanti morali del duplice omicidio". Accuse a dir poco pesanti. A peggiorare il quadro, il fatto che per portare avanti questo attacco venga utilizzata una simile tragedia.

Fra i detrattori non mancano i rappresentanti della sinistra, che non perdono occasione per infiammare gli animi. Ne è un esempio il commento del deputato europeo Ignazio Corrao, che in merito alla vicenda ha dichiarato: "Chissà se arriverà qualche messaggio di solidarietà anche da Meloni e Salvini".

Franco Mirabelli, vicepresidente dei senatori del Partito democratico, ha poi rincarato la dose: "Rifletta chi in questi anni ha teorizzato che è giusto e normale sparare per difendere la propria proprietà, anche se non è a rischio la propria vita, rifletta chi ha diffuso l'idea che la vita di un ladro, di una persona, valga meno e che armarsi è giusto".

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