Tragica lite con il compagno E stavolta a morire è l'uomo

La donna è stata arrestata: al termine dell'ennesima discussione l'ha colpito alla testa con un martello

Tragica lite con il compagno E stavolta a morire è l'uomo

Una donna che uccide il suo compagno è un fatto meno frequente di un delitto a parti invertite: lo dicono le statistiche. Ma la violenza non ha sesso e questa volta la vittima è Marco Benzi, 43 anni. L'omicidio è avvenuto nella tarda mattinata di ieri a Cogliate, cittadina brianzola in provincia di Monza. La donna 37enne, S. A., ha colpito il convivente con una o più martellate alla testa.

Tutto è successo nell'appartamento dove la coppia convive da circa due anni. La chiamata alle forze dell'ordine è arrivata alcuni minuti prima delle 12.30. Sono intervenuti i carabinieri di Desio e il 118. I sanitari hanno tentato in ogni modo di rianimare Benzi, che però è morto poco dopo il ferimento.

I carabinieri hanno raccolto le testimonianze dei vicini di casa, per provare a ricostruire l'accaduto. La coppia viveva ancora sotto lo stesso tetto, ma stava attraversando una pesante crisi. Capitava a volte che Benzi dormisse altrove. Sembra che S. A., che aveva avuto tre figli da un precedente matrimonio, avesse deciso di troncare la relazione. E che proprio di recente lo avesse detto a Benzi. Da qui l'ennesima lite, scoppiata già venerdì sera. Lei intendeva cacciarlo, ma l'uomo non voleva saperne di andare via di casa. L'ex marito della 37enne, con cui lei manteneva un buon rapporto, era passato a prendere le due figlie piccole per il fine settimana (il terzo figlio maggiorenne non abita con la famiglia). Ha visto i due discutere violentemente e prima di andarsene ha parlato con S. A., vedendola molto tesa. Lei gli ha confidato che il rapporto col nuovo compagno stava prendendo una pessima piega. L'ex marito le ha quindi offerto sostegno: «Restiamo in contatto e chiamami per qualunque cosa». La mattina dopo lo stesso uomo ha intuito dai messaggi della ex moglie che la situazione stava degenerando e si è precipitato nell'appartamento. Qui ha scoperto il delitto: Benzi, ferito a morte, era a letto. Sempre l'ex marito della giovane ha chiamato i soccorsi.

La martellata letale alla tempia della vittima S. A. non l'avrebbe sferrata durante la lite o nel corso di una colluttazione, ma in un momento di calma. Subito dopo l'arrivo dei carabinieri è stata portata in ospedale per un malore e poi in caserma, dove è rimasta tutto il pomeriggio e dove ancora sotto choc ha cercato di spiegare il motivo del proprio gesto estremo. Ha dichiarato che da un po' aveva notato atteggiamenti ambigui del compagno verso le sue due bambine. E che per questo voleva che se ne andasse. Non era comunque stata ferita né picchiata. Alla fine dell'interrogatorio, in serata, è scattato l'arresto in flagranza ed è stata portata in carcere. Il pm di Monza Alessandro Pepè, che coordina le indagini, la accusa di omicidio volontario. Gli investigatori hanno tentato anche di definire il contesto di vita della coppia. I due vivevano appunto con le due bambine della donna e con numerosi cani e gatti.

Benzi era originario di Bollate, ma risiedeva a Cesate. Non lavorava e aveva vecchi precedenti penali per droga e furti. Era allenatore di una squadra di calcio di bambini. S. A. invece aveva un negozio di articoli da regalo a Solaro. Non sarebbe emerso in prima battuta un quadro di maltrattamenti ai danni della 37enne da parte del compagno. È vero che i due litigavano spesso e in modo molto acceso. I vicini sentivano le loro urla.

E che il 43enne assumeva il più delle volte un atteggiamento aggressivo e prevaricatore verso la compagna. I carabinieri stanno svolgendo verifiche anche sulle presunte attenzioni particolari di Benzi nei confronti delle bambine della donna che l'ha ucciso.

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