Travaglio demolisce il MoVimento: "Si è calato le brache, non conterà più niente"

È un Marco Travaglio critico contro il Movimento 5 Stelle quello che ha parlato da Lilli Gruber e che non ha risparmiato comenti al veleno per i grillini

Travaglio demolisce il MoVimento: "Si è calato le brache, non conterà più niente"

Marco Travaglio in rotta con il Movimento 5 Stelle? Uno dei più leali sostenitori del partito di Beppe Grillo sembra aver cambiato idea e ospite di Otto e mezzo non ha risparmiato critiche, anche ben argomentate, al M5S che fino a pochi giorni fa elogiava. Il pomo della discordia per Marco Travaglio è la decisione di appoggiare il governo di Mario Draghi, soprattutto perché in quella stessa maggioranza ci saranno anche Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, che i grillini da sempre contestano. Solo pochi mesi fa sembravano rabbrividire all'idea, escludevano categoricamente l'ipotesi di un'alleanza e adesso l'appoggio a Draghi ha cambiato tutto, facendo storcere il naso a Marco Travaglio.

"Prima di calarsi le brache avrebbero dovuto chiedere qualche garanzia in più", ha sbottato Marco Travaglio con Lilli Gruber, commentando il voto du Rousseau che ha di fatto dato il via libera al Movimento 5 Stelle di appoggiare Mario Draghi. "Non conteranno più niente", ha sottolineato il direttore de Il fatto quotidiano ai microfoni di Otto e mezzo, forse anche mettendo in evidenza il malumore di gran parte dei grillini, che quando iniziò l'avventura del M5S decisero di appoggiarlo proprio perché in apparenza diversi dalla politica classica.

Marco Travaglio è molto duro nel suo giudizio sull'appoggio al governo nascente: "Grillo è tutt'altro che scemo. Si è trattata di una circonvenzione di capace. È stato intortato da quel volpone di Draghi che lo ha intortato con la supercazzola del super-ministero della Transizione ecologica". Per Marco Travaglio, quindi, i grillini si sarebbero fatti abbagliare da promesse e da piccolezze che hanno però fatto perdere al MoVimento il suo slancio e la sua identità. Ma non è solamente l'appoggio a Draghi a infastidire Marco Travaglio, è soprattutto la composizione della maggioranza: "Una spaccatura ci sarà per forza, ci sarà qualcuno che non ha lo stomaco così forte da andare al governo con Berlusconi e con chi gli ha buttato giù i due precedenti governi".

Secondo l'analisi del giornalista, quindi, prossimamente si assisterà a una scissione importante all'interno del MoVimento, soprattutto perché secondo lui con il nuovo governo "i 5 stelle non toccheranno palla, non contano più niente". Travaglio ha un pensiero anche per Giuseppe Conte: "È una fortuna il fatto di tenersi a distanza da questa ammucchiata.

A prescindere da Draghi che è un santo e cammina sulle acque, fa la fila al supermercato invece di farsi largo con il machete, ma tutto il resto ci riserverà tali spettacoli che chi ha la fortuna di avere un mestiere, un bel mestiere come insegnare all'università, è un bene se si tiene fuori".

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