
C'è un nuovo trend sui social, specie su YouTube. C'è una nuova "experience", come viene chiamata, che ben presto è rimbalzata fra giovani e giovanissime e ha raggiunto adesso proporzioni mondiali. È detta "transparent cleaning" ("pulizia trasparente", nella foto un fermo immagine tratto da youtube)" e non individua altro che la pratica di spolverare o lucidare questa o quella parte della casa, questo o quel mobile, tavolo, scaffale o divano che sia, se non fosse per un particolare, che è poi fondamentale per chi produce come per chi guarda simili contenuti audiovideo: e cioè la nudità, la scelta delle protagoniste di questi contributi di presentarsi con addosso capi di biancheria che potrebbero anche non starci, tanto sono inutili, potrebbero anche essere messi da parte, dato il loro preciso dovere di non coprire niente. L'obiettivo qui è semmai il contrario; il fine è mostrare, è dare in pasto al pubblico, è rendere manifesto ogni centimetro di corpo di quelle che in fondo non sono che ragazzine: adolescenti e ventenni per la maggior parte, piccole lolite postmoderne che si mercificano con l'alibi dell'aspirapolvere.
Tutto questo, voglio ripeterlo, avviene serenamente su YouTube, una piattaforma di solito assai intransigente per una nutrita serie di tematiche, un bacchettone virtuale che ostacola un video dopo l'altro perché il creator di turno ha pronunciato la parola "droga" o "suicidio", o perché ha scelto di veicolare un'opinione non gradita al mainstream. Dall'altro lato però YouTube non muove in dito per questo che è un trend pornografico bell'e buono, e che è così avviato al momento, è così fruttuoso e prolifico da aver generato canali su canali interamente dedicati alla "pulizia trasparente".
E c'è da stare tranquilli, tanto YouTube non banna, non oscura, non limita l'accesso e non ammonisce. YouTube anzi dà il suo beneplacito. Perché allora continuare a visitare un po' loscamente Pornhub? Perché perder tempo a crearsi un account per accedere a OnlyFans? Non serve. Ora, per questi scopi, c'è YouTube.